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Mensile Indipendente fondato e diretto da Donato D'Auria. Registrato presso il tribunale di Torino il 30 dicembre 2014 al n° 38

Confronto e decisioni per Volt al Congresso Europeo di Roma

28 marzo 2019

Roma – Il primo congresso europeo di Volt si é concluso il 24 marzo, dopo una due giorni ricca di incontri e confronto, che ha proiettato il movimento progressista e paneuropeo nella fase finale della sua campagna elettorale in vista delle prossime elezioni Europee, dove si presenta con il sogno/obiettivo di formare il primo gruppo parlamentare a Bruxelles formato da esponenti dello stesso partito transnazionale, eleggendo almeno 25 eurodeputati da 7 Paesi diversi. Nel corso del congresso di Roma, inoltre, Volt é stato chiamato al primo confronto politico al proprio interno, che ha portato i delegati presenti a confrontarsi per definire strategie comuni in vista delle elezioni Europee e, soprattutto, del futuro a medio e lungo termine di Volt.

Nel corso del congresso, svoltosi a Roma nell’accogliente cornice dell’Auditorium del Massimo, ci sono stati momenti riservati agli iscritti, con discussioni fra candidati e delegati, e altri aperti ad “ospiti”, tra cui Emma Bonino, Paolo Gentiloni e Sandro Gozi, Presidente dell’Unione dei Federalisti Europei. Domenica 24, in chiusura di congresso, Volt ha pacificamente “invaso” la capitale con una manifestazione in Piazza Santi Apostoli, segnata da interventi dei candidati al Parlamento Europeo di diversi Paesi e dai tanti flashmob dei presenti.

Tanto spazio, nella giornata di sabato, anche agli interventi dei vertici di Volt, come Colombe Cahen-Salvador e Andrea Venzon, anche se un’importante momento di confronto é stato guidato da Federica Vinci, Presidente di Volt Italia, intervenuta per “guidare” gli iscritti a votare relativamente alla possibilità, per Volt Italia, di siglare accordi elettorali con altre liste, vista la difficoltà nel raccogliere le firme necessarie per partecipare (centocinquantamila). Con un margine molto risicato (163 voti a 152) é stato premiato il fronte contrario alle possibili alleanze, anche se la decisione finale spetterà al comitato VCR (che riunisce i leader a livello nazionale di Volt).

Quello di Roma é stato un congresso preziosissimo per Volt. Nonostante alcune divergenze fra i delegati, infatti, é prevalso l’entusiasmo e lo spirito di collaborazione, che ha portato tutti i delegati a lavorare per la crescita di Volt a livello paneuropeo, valorizzando quei Paesi dove Volt si sta già affermando come una realtà importante senza dimenticare quelli più deboli da questo punto di vista. Per quanto riguarda le problematiche relative a Volt Italia, non bisogna dimenticare che l’eventualità di un’alleanza é sorta a causa di una legge che, forse, penalizza troppo i movimenti giovani e ancora poco conosciuti. Non bisogna dimenticare, inoltre, che il capolista di Volt Italia é Andrea Venzon, fondatore di Volt a livello europeo. Disperdere il panorama di competenze e conoscenze del gruppo di candidati da lui guidato, rifiutando anche alleanze basate su accordi chiari, potrebbe essere controproducente per il futuro di Volt a livello italiano. Donato D’Auria