Torino – Un’attesa lunga più di tre mesi terminerà definitivamente questa sera. Dopo più di tre mesi di stop, per motivazioni che conosciamo fin troppo bene, riprende il calcio in Italia, prima con la Coppa Italia (che terminerà già mercoledì 17 giugno con la finale di Roma) e poi con la Serie A dal 20 giugno prossimo. Un campionato ancora aperto e molto interessante, dopo una pausa lunghissima, puó riprendere, riguadagnandosi il suo ruolo di “evento più necessario tra quelli non necessari”, come é stato definito da Arrigo Sacchi.
Le modalità della ripartenza sono, in parte ancora nebulose. Le partite si svolgeranno, chiaramente, a porte chiuse, con protocolli sanitari particolarmente stringenti. Tra i calciatori, niente contatti non necessari (niente esultanze di gruppo, ad esempio) e distanziamento sociale in panchina. In caso di positività di un calciatore o di un membro dello staff, la quarantena é stata ridotta da 14 a 4 giorni, ma sarà per tutta la squadra. Le partite si giocheranno primariamente alle 7 e alle 9.45 di sera, con alcuni incontri anche nel tardo pomeriggio (punto sul quale si continua a dibattere). La fine del campionato é fissata per il 2 agosto.
Per quanto riguarda il lato puramente sportivo, la corsa per lo scudetto riprenderà con la Juventus nettamente favorita, ma con la spina nel fianco della Lazio di Simone Inzaghi, che dovrà provare a riprendere la sua marcia incredibile e chiamata quasi subito ad uno scontro decisivo con l’Atalanta. La Vecchia Signora non ha incantato nella semifinale di ritorno di Coppa Italia, mettendo in mostra una condizione fisica non ottimale contro il Milan. Alla Lazio spetterà il compito di approfittarne, anche se la sensazione é che tutte le squadre si presenteranno in campo con pretazioni simili a quelle del famigerato “calcio d’agosto”. Da non dimenticare, poi, l’Inter di Antonio Conte, scivolata indietro nella lotta scudetto, ma con una rosa che le permetterà di recitare il ruolo di “terzo incomodo” fra Juve e Lazio, con un sistema difensivo solido che potrà essere fondamentale nel calcio poco spettacolare che ci apprestiamo a vedere.
Molto aperta anche la lotta per il quarto posto, con l’Atalanta di Gasperini (che ad agosto giocherà la Final 8 di Champions League a Lisbona) favorita sulla Roma di Fonseca, alle prese con una situazione societaria non facile, con il Napoli che proverà a realizzare un’incredibile rimonta. Molto più defilato il Milan, con tanti giocatori che hanno già le valigie in mano in vista della rivoluzione tecnica e societaria (l’ennesima) che viaggia sull’asse Gazidis-Ragnick.
Da non sottovalutare, inoltre, una lotta salvezza serratissima, con tante squadre coinvolte, tra cui Torino e Udinese. Nonostante le porte chiuse, dunque, non mancheranno le partite con diversi obiettivi in palio, che placheranno la fame di calcio giocato dei tanti appassionati italiani. La nostra speranza é che questa ripartenza possa essere tale non solo per il campionato presente, ma anche per quelli futuri, con una ricostruzione del nostro calcio che deve partire dagli stadi e dalla modernizzazione delle strutture delle società. Luigi M. D’Auria