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Mensile Indipendente fondato e diretto da Donato D'Auria. Registrato presso il tribunale di Torino il 30 dicembre 2014 al n° 38

Forum Mondiale dello Sviluppo Locale in corso di svolgimento a Torino

14 ottobre 2015

Forum Mondiale dello Sviluppo Locale in Corso di svolgimento a Torino

Torino – Dopo tanta attesa é iniziato, nella giornata di martedì 13 ottobre 2015, il Terzo Forum Mondiale dello Sviluppo Locale, che si sta svolgendo, per la prima volta nella sua giovane storia, a Torino. Una prima giornata non particolarmente ricca di appuntamenti, ma segnata profondamente dalla lettura di un saluto scritto addirittura da Papa Francesco. L’attuale pontefice si é dimostrato molto attento ai temi dello sviluppo sostenibile del nostro pianeta, tanto che ha scritto, quasi ricordando il Santo di cui ha deciso di portare il nome, un’enciclica dedicata totalmente all’ecologia, dal titolo “Laudato Si”. Dopo la lettura é arrivato il solito coro di applausi che, tuttavia, sono sembrati alquanto ipocriti. Ci sembra giusto, infatti, rendere omaggio ad un grande uomo a parole, ma sarebbe ancora meglio provare ad emularlo con i fatti. Infatti, l’agenda iniziale di questo forum afferma grandi verità (pensiamo per esempio al diritto ad uno sviluppo sostenibile), ma non aggiunge niente di nuovo rispetto a quanto affermato dalle Grandi Conferenze Globali su clima e ambiente, i cui contenuti, pur essendo condivisi a parole da tutto il mondo, non sono stati ancora messi in pratica con i fatti. 

Visto che siamo solo all’inizio del forum, non ci sembra giusto pensare solo alle cose negative, e dunque ci sentiamo di spiegare ai nostri ventisei lettori perché un incontro di questo tipo é necessario per tutti noi. In primo luogo perché offre a giornalisti, membri delle istituzioni e di grandi associazioni di incontrarsi per discutere insieme di tematiche importanti per il nostro pianeta. Inoltre, questo forum é interessante perché, a differenza della stragrande maggioranza dei Governi del nostro pianeta, considera le micro economie il motore dello sviluppo sostenibile. Dunque, non devono essere le grandi industrie (sempre molto conservatrici) a cambiare le cose, ma tutti noi che, come gocce in un oceano, dobbiamo essere motori di un cambiamento. Vorrei sapere cosa pensa di ciò il nostro Premier Renzi, che preferisce fingere di essere un Delegato allo Sport (lo si vede spesso agli eventi sportivi, ma mai in Parlamento con proposte per fermare il malaffare all’interno del nostro sport) piuttosto che FARE il Presidente del Consiglio. L’assenza del nostro Premier verrà, tuttavia, compensata, dalla presenza di ministri di Paesi in difficoltà come Palestina e Senegal, interessati a forum di questo tipo per capire come sviluppare la propria economia. Insomma, sulle scrivanie dei potenti (compreso il Segretario dell’ONU Ban Ki-Moon) ci sono proposte alquanto interessanti per lo sviluppo sostenibile del nostro pianeta: sta a loro tradurle in qualcosa di concreto, magari cominciando proprio da Torino. Luigi M. D’Auria