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Mensile Indipendente fondato e diretto da Donato D'Auria. Registrato presso il tribunale di Torino il 30 dicembre 2014 al n° 38

Politica Europea Press compie Nove Anni ed è pronto per il suo Decimo Anno

29 dicembre 2023

Torino – Sabato 30 dicembre 2023, la nostra testata inizierà ufficialmente il suo decimo anno di attività. Come negli scorsi editoriali dedicati al “compleanno” della testata, vogliamo essere più proiettati alle sfide e ai progetti dell’anno di attività che inizia, più che a ricordare i capitoli dell’attività giornalistica dell’anno appena trascorso. Con questo non vogliamo dire che questo nono anno non sia stato ricco di belle novità e di spunti importanti, ma con ció non vogliamo abbandonare quella che é, a tutti gli effetti, una tradizione del nostro giornale.

E che decimo anno sia, dunque. Si tratta di un’annata importante non solo dal punto di vista simbolico, ma anche da quello dei contenuti. Il 2024 sarà, infatti, un anno in cui tante delle tematiche che ci stanno a cuore saranno ancor più centrali nel dibattito pubblico, rendendo più evidente il nostro sforzo a raccontare storie e argomenti che, pur venendo poco considerati dalla grande maggioranza delle altre testate, hanno in realtà una loro centralità nel dibattito politico e sociale attuale.

Dal punto di vista politico, uno snodo fondamentale del 2024 saranno le Elezioni Europee, che si terranno il prossimo 9 giugno (in Piemonte in abbinamento con le elezioni regionali). Negli scorsi mesi vi abbiamo raccontato nel dettaglio alcuni aspetti della Politica Agricola Comunitaria che resterà in vigore per i prossimi anni. Il nuovo Parlamento Europeo (e la nuova Commissione) sarà chiamato a svolgere un ruolo fondamentale sul futuro di questo e altri importanti dossier, conferendo un ruolo ben diverso da quello di semplice contesa elettorale nazionale che spesso attribuiamo alle elezioni europee. In un 2024 in cui 4 miliardi di persone si recheranno alle urne, considerando tutte le elezioni che si svolgeranno nel mondo, gli occhi saranno puntati  sulle elezioni negli Stati Uniti, che entreranno nel vivo con le primarie e i caucus già nei primi mesi dell’anno.

Il 2024 sarà anche l’anno dello sport e della politica sportiva, cui da sempre la nostra testata dedica ampio spazio con una precisa scelta editoriale. Sul fronte dei grandi eventi, infatti, sarà l’anno delle Olimpiadi di Parigi e degli Europei di Calcio e di Atletica leggera (questi ultimi si svolgeranno a Roma il prossimo giugno).

I prossimi, tuttavia, saranno anche mesi di decisioni importanti dal punto di vista delle infrastrutture sportive. Il Governo e il Comitato Organizzatore, infatti, sono chiamati a decidere sulla collocazione della pista da bob su cui si svolgeranno le Olimpiadi del 2026. La nostra posizione é chiara: le gare dovrebbero svolgersi a Cesana Torinese, seguite da un piano di rilancio (o anche di dismissione con bonifica ambientale) chiaro a seguito dell’evento Olimpico. Torino, inoltre, si prepara ad accogliere la partenza del Giro d’Italia e l’arrivo della terza tappa del Tour de France, ma dovrà anche mettere in moto in modo definitivo la macchina preparativa delle Universiadi Invernali del gennaio 2025. Nei prossimi mesi cercheremo di tenervi aggiornati con competenza sulle scelte della politica (sportiva e non solo) su questi temi che riteniamo importanti per lo sviluppo dei territori.

Nel 2024, inoltre, comtinuerà il nostro impegno nel monitorare, per quanto possibile, l’attuazione di politiche di sviluppo pragmatiche sui territori che conosciamo meglio. Siamo favorevoli, infatti, ad una vera transizione ecologica sostenibile e alle istanze delle piccole produzioni di qualità, ma proprio per questo la nostra linea editoriale continuerà ad essere lontana dall’ambientalismo ideologico e dai “No a prescindere” alle grandi opere (nei prossimi mesi ci occuperemo con un articolo dell’avvio dei lavori per la realizzazione della Tav Torino-Lione, finalmente cominciati lo scorso 18 ottobre).

Concludiamo questo nostro editoriale con un augurio di buon anno e con un ringraziamento ai nostri lettori, con cui avremo il piacere di continuare a condividere opinioni, idee e spunti di riflessione per creare una comunità attenta a un giornalismo di qualità. Non siamo nella condizione di fare enormi promesse, ma certamente resteremo fedeli alla nostra idea di giornalismo, indipendente, libero e con il massimo impegno intellettuale da parte della nostra collaudata redazione. Luigi M. D’Auria