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Mensile Indipendente fondato e diretto da Donato D'Auria. Registrato presso il tribunale di Torino il 30 dicembre 2014 al n° 38

È davvero utile abolire il Corpo Forestale dello Stato?

01 aprile 2015

È davvero utile abolire il CorpoForestale dello Stato?

Torino – È davvero strano il comportamento di molti nostri politici. Decidono di cambiare proprio quelle cose che sono riconosciute in tutto il mondo come eccellenze. Pensiamo ad esempio alla scuola. Mentre i nostri rappresentanti si riempiono la bocca di “adeguamento agli standard europei”, in alcuni Paesi, come negli Stati Uniti, nelle scuole che hanno sedi in Italia (parliamo di istituti di assoluta eccellenza come la famosissima Università di Harvard) utilizzano programmi “italianizzati” per migliorare i loro studenti di eccellenza. Un altro esempio è il Corpo Forestale dello Stato. Mentre in alcuni Paesi Europei si cerca di imitare il nostro modello di gestione (pensiamo ad esempio ai Parchi Nazionali) noi pensiamo addirittura di abolirlo, senza tuttavia toccare i vari Corpi Regionali e Provinciali, che sono stati più volte esempio di scandali e di cattiva gestione, molto più del Corpo Nazionale. Insomma, la tanto annunciata razionalizzazione della cosa pubblica, più volte annunciata dal Governo Renzi, sta portando ancora più complicazioni del precedente sistema.

Il Corpo Forestale può essere un esempio lampante di come la stagione delle riforme, ma quelle vere, sia tutt’altro che cominciata. Dal suo insediamento, Renzi non ha fatto altro che promettere cambiamenti epocali che, di fatto, non sono mai arrivati. Il giovane rampante che avrebbe dovuto portare l’Italia fuori dalla secca della Seconda Repubblica non ha fatto altro che operare un rimpasto all’interno di quei poteri che hanno formato l’attuale stato di cose. L’alleanza di fatto con Berlusconi ne è una ulteriore conferma. Tuttavia, non si può negare che alcune riforme sono effettivamente arrivate, ma si tratta solo di palliativi e non di riforme shock che possono davvero sanare i nostri disastrati conti pubblici e ridurre il peso di quell’enorme fardello chiamato debito pubblico.

Torniamo ora all’annunciato accorpamento del Corpo Forestale dello Stato che, secondo i piani del nostro Presidente del Consiglio, dovrebbe costituire il “Nucleo Ecologico” di una tra Polizia e, molto meno probabilmente, Carabinieri. Tuttavia, quella che doveva essere una delle tante “riformine” destinate a passare facilmente in Parlamento. Invece, l’opposizione è decisamente più compatta del previsto. Se Fratelli d’Italia, Lega e Movimento 5 Stelle sono per l’opposizione dura, anche Minoranza PD ed esponenti di Forza Italia e Area Popolare sembrano decisi a votare contro una riforma che non semplifica un bel niente. D’altra parte, così come è scritto, il testo non ci dice chi si occuperà di ambiente, tutela del territorio, agroalimentare e di tanti altri problemi attuali. La vera riforma sarebbe, invece, potenziare una forza di polizia che ha fatto tanto bene al nostro Paese. Luigi M. D’Auria

 Picchetto del Corpo Forestale al precetto pasquale 2015

(Foto: Sebastiano Spina)