Tante idee nel Libro di Corrado Passera “Io Siamo”
Torino – Il più importante libro scritto da un politico attuale negli ultimi anni; ma “Io Siamo” di Corrado Passera non è soltanto questo: è anche un manifesto politico e un contenitore di pensieri e idee per far ripartire, finalmente, l’Italia. Duecento pagine molto ricche di spunti per tutti coloro che si divertono a prevedere futuri scenari di politica ed economia, magari di fronte ad una birra al bar con gli amici. Ma il libro di Passera può anche essere studiato dai politologi. In un mondo politico dominato dai mass media e dai social network, Passerà ha deciso di presentare il suo progetto politico con un libro, da molti considerato mezzo di comunicazione obsoleto ed antiquato.
Lasciato, dunque, il capitolo di presentazione, mi sembra giusto iniziare a passare al setaccio il libro dell’ex manager di Poste e Intesa San Paolo, che dopo l’esperienza nel Governo Monti ha deciso di intraprendere una carriera politica, prima flirtando con molti partiti alla ricerca di un ideale ministro dello sviluppo economico, poi partorendo “Io Siamo”, un progetto politico che vuole far ripartire l’Italia con una manovra shock imponente, il cui valore dovrebbe oscillare, secondo il suo ideologo, tra i 400 e i 500 miliardi di euro, praticamente la metà dell’intero bilancio del nostro Paese. Una proposta del genere non può che sorprendere, perché sono ormai 5 anni (praticamente dalla fine del Governo Berlusconi) che si sente parlare di provvedimenti dal peso massimo di 5 miliardi, unica eccezione la manovra dello stesso Governo Monti di cui Passera faceva parte, che comunque aveva un peso nettamente inferiore al provvedimento ipotizzato dall’ex ministro. A chi storce il naso dicendo che una manovra del genere è praticamente irrealizzabile, Passera risponde che invece ciò si può fare, perché importanti investimenti nel settore dei lavori pubblici e della semplificazione non possono che far bene ad una economia ingessata da alcuni anni come quella del nostro Paese.
Insomma, il libro “Io Siamo” presenta una serie di idee interessantissime dal punto di vista formale, ma difficilmente applicabili in questo preciso momento, visto che il Governo in carica sembra più interessato alle riforme istituzionali che a quelle di natura economica. Visto che tra i due diretti interessati (l’autore del libro e il Presidente del Consiglio) non corre buon sangue, le proposte di Passera possono essere portate avanti prima delle prossime elezioni solo da un gruppo di opposizione amico dell’astro nascente (nonostante i sessant’anni d’età) della politica italiana. Qualcuno parla di una possibile alleanza con i parlamentari della nascente lista del Sindaco di Verona Tosi, mentre altri ipotizzano di comunione d’intenti con i Popolari di Ezio Mauro. Una cosa è certa: se Passera vuole cambiare la politica italiana ha bisogno di alleati forti e determinati (azzardiamo: perché non pensare anche alla Coalizione Sociale di Maurizio Landini ?), perché da soli, in politica, difficilmente si va lontano. Luigi M. D’Auria