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Mensile Indipendente fondato e diretto da Donato D'Auria. Registrato presso il tribunale di Torino il 30 dicembre 2014 al n° 38

Cantine Ciatò, un’Eccellenza dei Colli della Daunia

03 maggio 2021

Castlluccio dei Sauri (Fg) – In un territorio ricco di tradizioni agricole come quello dei Colli della Daunia, la tradizione della vite e del vino é presente fin dall’epoca Romana e si é tramandata per secoli, coi ritmi della civiltà contadina, in cui quasi tutti dedicavano spazi dei loro terreni alle vigne. Negli ultimi decenni, con la rinascita dell’agricoltura d’eccellenza in questo angolo di Puglia, le uve “Nero di Troia” hanno iniziato a farsi conoscere anche fuori dai circuiti locali, si sono sviluppate aziende che hanno cercato di sfruttarne a pieno le potenzialità.

Cantine Ciató é una cantina di Castelluccio dei Sauri, assolutamente particolare e quasi unica nel territorio. Pur utilizzando solo uve “Nero di Troia”, Luigi Nota realizza un bianco spumante “Metodo Classico” e un rosé, sempre metodo classico, di assoluta eccellenza, il “Regina Lucia”. Questo vino rosato é, a nostro avviso, il prodotto di punta della cantina, che reinterpreta in modo personale e di qualità un’eccellenza propria di quasi tutte le zone della Puglia (che é la regione italiana che produce più bottiglie di vino rosé).

L’azienda, dunque, copre una nicchia produttiva innovativa e d’eccelenza, ma é molto legata al territorio. A partire dalla piccola vigna del nonno, Luigi Nota ha appreso il mestiere di vignaiolo dal padre Vincenzo e negli ultimi anni si é fatto promotore di un ritorno alla terra della famiglia a partire dal 2017. I vini della cantina vengono da 4 ettari di vigneto di famiglia nella Valle del Cervaro, un terreno di Crusta (che non riceve innaffiamento di alcun genere). L’obiettivo è quello di praticare un’agricoltura quasi naturale, in cui il contadino interviene pochissimo e cerca di non interferire con la biodiversità naturale dei suoli, anzi favorendola, praticando uno sfalcio prima interalbero e poi interfila che aiuta il suolo e il terreno. Pur restando un’azienda familiare, Cantina Ciatò punta a crescere. Sotto la spinta delle nuova generazione, con Vincenzo (che si occupa del vigneto), Francesco (che dirige il marketing della cantina) e Simone, Cantine Ciatò potrà crescere da dodicimila a trentamila bottiglie all’anno e fino a dieci ettari di vigneto. Come piccola nicchia produttiva locale, inoltre, ci sentiamo di consigliare anche il “Vincotto” della zia Michelina, un prodotto tipico dei Colli della Daunia. Donato D’Auria