Spettacolo annunciato al Novantesimo Giro di Castelbuono
Castelbuono (Pa) – Era il 1912 quando, in un piccolo paesino dell’entro terra palermitano affacciato a balcone sulle Madonie, un gruppo di appassionati ebbe l’idea di organizzare una corsa podistica in concomitanza con i festeggiamenti per la patrona Sant’Anna. Il paese dove tutto ciò accadde si chiama Castelbuono e quella corsa, che quest’anno spegne novanta candeline fu da subito conosciuta come il “Giro”. Da quel momento, interruzioni belliche a parte, si é sempre corso in questa bella location, che ha sempre mantenuto una certificazione della Federazione Internazionale da quando queste esistono e ha visto passare il meglio dell’atletica nostrana e, anche, straniera (sarebbe impossibile non citare i successi del mitico messicano Arturo Barrios, che in carriera, oltre alle gare in pista, colse anche successi in classiche su strada come Castelbuono e la troppo spesso dimenticata “Matesina”). Quest’anno a provare a contrastare la solita pattuglia di atleti africani, comandati come al solito da kenioti ed etiopi, ci saranno Stefano La Rosa e soprattutto Yassine Rachik, che dopo il bronzo agli Euro Under 23 di Tallinn cerca conferma importanti, sperando che finalmente un italiano colga quel successo che manca dal 1989, quando a vincere fu Salvatore Bettiol. Luigi M. D’Auria