Campodipietra (Cb) – Sabato 28 dicembre a Campodipietra é stata presentata la guida del Cammino sul Tratturo dei Re, alla presenza delle autorità locali e regionali, tra cui Donato Toma, Presidente della Regione Molise. In una giornata tipicamente fredda e invernale, con un freddo pungente e un nevischio che si è abbattuto sui Colli Molisani, sono state poste le basi per un ulteriore sviluppo turistico e paesaggistico dei territori attraversati da questa antichissima via di comunicazione, che affonda le sue radici nell’epoca romana e sannita.
Da quando gli sforzi dell’Associazione “Il Tratturo” di Campodipietra hanno reso possibile una riscoperta dei Tratturi (che sono diventati, lo scorso dicembre, Patrimonio Immateriale dell’Umanità dell’Unesco), é diventato chiaro agli addetti ai lavori e non solo che il Regio Tratturo Castel di Sangro-Lucera avesse tutte le carte in regola per diventare un vero e proprio itinerario turistico, in grado di soddisfare una domanda di turismo “lento” e rispettoso delle eccellenze e delle tipicità dei luoghi che, per fortuna, é stato in costante aumento negli scorsi anni in tutto il mondo.
Questa guida, ad oggi un prodotto praticamente unico nel suo genere, vuole essere uno strumento in grado di aiutare sia i turisti disposti ad affrontare tutte le otto tappe del Tratturo, sia coloro interessati a percorrerne solo dei tratti, soffermandosi sulla storia e sulle bellezze di alcuni luoghi in particolare. Gioele Di Rienzo e tutta l’Associazione “Il Tratturo” che hanno realizzato quest’opera (edita da Regia Edizioni di Campobasso) hanno cercato di unire informazioni pratiche per il viaggiatore che note relative alla flora, alla fauna e alla storia di Abruzzo, Molise e Puglia, regioni attraversate dal percorso del tratturo.
Per il Tratturo dei Re, dunque, si apre una fase di possibile sviluppo, che passa peró anche da una “crescita” delle popolazioni che abitano lungo il suo percorso, che hanno la possibilità di organizzare eventi culturali e gastronomici che valorizzino alcune delle zone del nostro Paese che sono rimaste maggiormente sconosciute al grande pubblico, ma non per questo con una cultura meno affascinante.
Non bisogna dimenticare, inoltre, i processi di messa in sicurezza del percorso del Tratturo, che in alcune parti presenta un tracciato non ancora perfettamente disegnato o esposto al passaggio di cani randagi. Pur cercando di preservare la possibilità, per i camminatori, di percorrere il cammino a stretto contatto con la natura e il paesaggio dei territori, sarà anche importante rendere il percorso segnalato e adatto a camminatori di livelli diversi, in una politica di incentivo al cammino di cui la “Guida al Tratturo del Re” é certamente parte. Luigi M. D’Auria