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Mensile Indipendente fondato e diretto da Donato D'Auria. Registrato presso il tribunale di Torino il 30 dicembre 2014 al n° 38

Pasta AgriGio: un’Eccellenza dei Monti Dauni

23 settembre 2020

Candela (Fg) – Parlare della stagione del grano 2020 non é facile. Complici una situazione sociale e ambientale non facile (con una prolungata siccità invernale ed estiva) gli agricoltori dei Monti Dauni sono stati costretti ancora una volta sulla difensiva, con un’annata difficile dal punto di vista delle quantità di prodotto (a macchia di leopardo ci sono stati dei veri e propri crolli verticali), a cui si é aggiunta la solita esposizione delle produzioni Daune e italiane alla concorrenza, anche speculativa, dei grani esteri.
Nonostante quest difficoltà, la qualità delle coltivazioni dei produttori del territorio é rimasta molto alta, soprattutto in quelle aziende agricole che hanno deciso di puntare su una produzione votata alla qualità. Tra queste, é stata certamente protagonista AgriGio di Candela, sempre più capofila del territorio per quanto riguarda le coltivazioni naturali e biologiche e le farine speciali. Con 300 quintali di grano raccolto in proprio (la quantità sale a 3000 se si considera il grano prodotto anche dai pochi e selezionati conferitori dell’azienda), a cui si aggiungono le produzioni di altri cereali come l’orzo (importantissimo per le farine speciali dell’azienda), AgriGio ha chiuso in maniera assolutamente positiva la sua stagione estiva.
AgriGio, in questo 2020, sta riuscendo a raccogliere i frutti del lavoro di ricerca della qualità compiuto in questi anni. Con attività diversificate, che includono grani antichi, setacciamento, la molinatura delle Farine direttamente in azienda  e la trasformazione in prodotto finito, AgriGio sta cercando di compiere il definitivo salto di qualità dal punto di vista produttivo, puntando non sulla quantità ma sulla qualità delle sue produzioni, e su un rinnovamento dell’azienda (a partire dall’impianto elettrico e dallo spaccio dei prodotti) che non la svuoti di significato, ma che la renda un vero e proprio punto di riferimento per il territorio.
Dopo 22 anni di storia come azienda biologica e naturale, AgriGio resta una realtà importante, ma anche in espansione e in controtendenza. In un territorio dove si fa fatica ad incanalare le risorse del PSR nel modo corretto (negli ultimi mesi é emerso in modo importante il tema delle macchine agricole non sfruttate nel modo corretto), “Gio Gio” Siconolfi ha sempre scelto di combinare la sua passione per la tecnologia e le macchine di qualità con quella per la terra, rendendo Candela epicentro di un rinnovamento che, a nostro avviso, può coinvolgere tutti i Monti Dauni. Luigi M. D’Auria