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Mensile Indipendente fondato e diretto da Donato D'Auria. Registrato presso il tribunale di Torino il 30 dicembre 2014 al n° 38

Il Torino batte il Sassuolo e sogna con 60 punti

15 maggio 2019

Torino – Nella giornata numero 36 della Serie A 2018-19 Torino e Sassuolo hanno dato vita ad un incontro che certamente non é stato per cuori deboli. I Granata, obbligati a vincere per restare agganciati al treno europeo, hanno dovuto sudare le proverbiali “sette camice” per avere ragione di un Sassuolo mai domo nonostante una posizione di classifica più che tranquilla. La squadra di De Zerbi, complice qualche errore di troppo del Torino, ha messo in seria difficoltà il Toro di Mazzarri e solo un gol sensazionale di Belotti (non nuovo a questo genere di prodezze contro i Neroverdi) e una follia di Bourabia hanno impedito al vulcanico allenatore bresciano di tornare a Reggio Emilia con almeno un punto.

Nel primo tempo succede di tutto. Il Toro, nonostante la squalifica di Rincon, non rinuncia al consueto 3-5–2 con Berenguer confermato alle spalle di Belotti e Baselli titolare in mezzo al campo. Nel Sassuolo, spazio a giocatori meno utilizzati, come Peluso e Djuricic ma disposizione tattica (4-3-3) confermata da De Zerbi. Nelle battute iniziali é il Torino a premere e la spinta dei Granata produce, al 17’, un rigore per fallo (ingenuo) di Lirola. Belotti, però, calcia clamorosamente il pallone alto sopra la traversa. Dopo pochi minuti arriva il vantaggio neroverde grazie a un bel tiro dalla distanza di Bourabia, ma il marocchino (già ammonito) si toglie parzialmente la maglia e viene espulso da Giacomelli. Il Torino, costretto a rincorrere, si sbilancia e nel finale di tempo sostituisce Ansaldi, infortunato, con Iago Falque, ma non riesce a trovare la via del gol.

Nel secondo tempo il Torino entra in campo deciso a riprendere in mano una partita decisiva per la stagione. Dopo dieci minuti di puro forcing i Granata riescono a trovare la via del gol: Iago mette dentro a memoria per De Silvestri che serve Belotti, bravo a liberarsi dalla marcatura e ad insaccare a porta sguarnita. A questo punto il Toro avrebbe oltre mezz’ora per segnare contro un Sassuolo in inferoritá numerica, ma riesce a complicarsi la vita al minuto 71, quando Boga semina il panico nella difesa avversaria e mette al centro un pallone vagante per l’inserimento di Lirola, che sfrutta anche una deviazione sfortunata di Sirigu e segna il gol del nuovo vantaggio Sassuolo. Il Torino riesce, però, a reagire nel suo momento più brutto e trova due gol in 90’: prima Zaza firma il gol del pareggio scattando sul filo del fuorigioco e raccogliendo l’assist di Meité, poi Belotti si inventa una rovesciata alla “Silvio Piola” su assist di De Silvestri, facendo letteralmente esplodere lo stadio Grande Torino.

Una vittoria sofferta ma decisiva per i Granata, cui potrebbero bastare 4 punti per raggiungere l’Europa League se la Lazio dovesse perdere la finale di Coppa Italia con l’Atalanta di Gasperini. Il percorso dei Granata, dunque, non é in discesa (prima dello scontro decisivo con la Lazio ci sarà la pericolosa trasferta di Empoli, con la squadra di Andreazzoli in piena lotta salvezza), ma Mazzarri é riuscito a portare questa squadra a giocarsi l’Europa fino all’ultima giornata, come dichiarato a inizio. Ci é riuscito trasformando il suo modulo di gioco ideale (il 3-5-2) in un sistema diverso, in cui i centrocampisti marcano “a uomo a tutto campo” e gli esterni sono quasi sempre molto offensivi, generando una pressione asfissiante per le squadre che costruiscono gioco dalla difesa. Il Torino, dunque, ha valorizzato al meglio diversi suoi giocatori (Sirigu, Ansaldi e Izzo su tutti) ed é tornato ad essere una squadra in grado di dare fastidio a tutte le contendenti. Luigi M. D’Auria