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Mensile Indipendente fondato e diretto da Donato D'Auria. Registrato presso il tribunale di Torino il 30 dicembre 2014 al n° 38

Lo sci alpino italiano si sblocca e si prepara alle Olimpiadi

31 dicembre 2017

Bormio – É stato una due giorni trionfale per lo sci alpino italiano, quella che ha mandato in archivio le gare di Lienz e Bormio. Nella cittadina del Tirolo Orientale, infatti, Federica Brignone si é finalmente sbloccata, rilanciandosi dopo un inizio di stagione complicato e centrando la sua quarta vittoria in Coppa del Mondo. A Bormio, invece, Dominik Paris ha centrato la seconda vittoria sulla “sua” Stelvio (la sua pista preferita insieme alla Streif di Kitzbuhel) bissando il successo ottenuto cinque anni fa. 

Dopo tre mesi opachi, dunque, lo sci alpino azzurro comincia ad ottenere grandi risultati in Coppa del Mondo. Si tratta di prestazioni importanti, che dimostrano che i nostri atleti di punta possono presentarsi a PyeongChang con la consapevolezza di potersi giocare un posto sul podio olimpico. Le piste di Alpensia (l’enorme resort dove si svolgeranno le gare di sci alpino) non hanno regalato grandi soddisfazioni agli azzurri in Coppa del Mondo, ma é chiaro che chi si presenterà nella miglior condizione di forma all’appuntamento olimpico riuscirà a fare risultato, indipendentemente dalle condizioni delle piste.

In campo maschile il settore di punta dello sci italiano resta la velocità. Se Paris ha ottenuto una vittoria in discesa, Fill ha ottenuto un ottimo secondo posto nella combinata di Bormio e Innerhofer é tornato a gareggiare con una certa continuità di risultato. La maggior parte delle vittorie, in ogni caso, resta sempre in casa Norvegia, dove Svindal e Jansrud continuano a spadroneggiare.

Molto male, finora, le discipline tecniche. Sia i gigantisti che gli slalomisti hanno fatto molta fatica ad entrare nei primi dieci (se si esclude qualche lampo di Manfred Moelgg e Stefano Gross). É vero che grandi specialisti come Hirscher (anche quest’anno dominatore di Coppa del Mondo), Kristoffersen, Pinturault e Fanara restano difficilmente raggiungibili dai nostri, é altrettanto vero che era lecito aspettarsi qualcosa in più da Azzurri come Roberto Nani e Luca De Aliprandini, che sembravano pronti ad entrare in pianta stabile nel primo gruppo di merito e che oggi fanno fatica a fare punti nelle gare di Coppa del Mondo.

Molto più incerta la situazione in campo femminile dove, se si esclude una Shiffrin dominante (quest’anno ha iniziato a vincere anche in supergigante), ogni gara si presenta incerta e molto aperta. In gigante, ad esempio, ci sono almeno una decina di atlete in grado di arrivare sempre a podio. Due di queste sono le nostre Brignone e Goggia, che potrebbero fare davvero bene a PyeongChang. Nelle discipline veloci le gare olimpiche si presentano più “chiuse” a causa dei rientri alle competizioni di Lindsay Vonn e Lara Gut, ma la stessa Goggia  e Nadia Fanchini potrebbero fare bene. Molto critica, invece, la situazione nello slalom, dove la nostra nazionale si affida unicamente a Manuela Moellg.

Ottenere grandi risultati alle Olimpiadi, dunque, non sarà facile, ma la nostra nazionale potrà sicuramente contare su un piccolo gruppo di atleti (Paris, Fill, Innerhofer, Brignone, Goggia), in grado di fare bene in più di una gara e di non lasciare la nostra Nazionale a bocca asciutta al termine delle Olimpiadi. Donato D’Auria