Presentato ufficialmente il centesimo Giro d’Italia
Milano – Martedì 25 ottobre é stato presentato, presso il Palazzo del Ghiacciodi Milano, il Giro d’Italia numero cento. Gli organizzatori di RCS Sport, azienda passata da poco nelle mani di Urbano Cairo, hanno deciso di allestire un percorso molto difficile, per portare ai nastri di partenza i più grandi scalatori del mondo. Non mancheranno, inoltre, due cronometro abbastanza lunghe, che strizzano l’occhio a corridori con caratteristiche simili a quelle di Chris Froome, vero e proprio “sogno proibito” dello staff di RCS Sport, guidato da Paolo Bellino.
Il Giro, dopo nove anni, tornerà in Sardegna. Come nove anni fa, l’isola ospiterà le prime tre tappe della Corsa Rosa, ma questa volta saranno tutte in linea. La “Grande partenza”, infatti sarà posta ad Alghero da cui partirà una tappa per scattisti con arrivo ad Olbia. Il giorno seguente, ci sarà un’altra tappa movimentata con arrivo a Tortolì, da cui poi partirà una tappa per velocisti puri, che si concluderà nel centro storico di Cagliari.
Il primo giorno di riposo servirà alla carovana per spostarsi in Sicilia, dove ci saranno due frazioni di gara: una da Cefalù al Rifugio Sapienza (vicino all’Etna) e una per velocisti con arrivo a Messina. Di lì, i “Girini” risaliranno la penisola toccando Terme Luigiane, Alberobello, Peschici e la Majella, dove ci sarà un arrivo in quota al Blockhaus. Dopo il secondo giorno di riposo, la corsa si sposterà in Umbria per una lunga cronometro individuale (che partirà da Foligno e arriverà a Montefalco), per poi omaggiare Gino Bartali con una tappa impegnativa che partirà da Ponte a Ema e arriverà a Bagno di Romagna. Poi, finalmente, spazio ai velocisti, con due tappe che arriveranno a Reggio Emilia e Tortona. Prima dell’ultimo giorno di riposo ci sarà spazio per un omaggio a Fausto Coppi: la quattordicesima tappa, infatti, partirà dalla sua Castellania e arriverà ad Oropa. Infine, tappa enigmatica da Valdengo a Bergamo che potrebbe aiutare gli attacacanti ma anche alcuni uomini di classifica in cerca di riscatto.
Gli ultimi sei giorni di gara saranno ancora più palpitanti. Dopo il riposo, infatti, i corridori si sobbarcheranno Mortirolo, Stelvio e Giogo di Santa Maria (versante svizzero dello stesso Stelvio) nella Rovetta-Bormio. Dopo una tappa per scattisti con arrivo ad Canazei ci sarà il classico “tappone dolomitico”, con partenza da Moena e arrivo ad Ortisei, passando per passi celebri come Pordoi, Gardena e Valparola. Dulcis in fundo, un arrivo in salita a Piancavallo (dove saranno ricordate le imprese di Marco Pantani), un’ultima giornata di montagna ad Asiago e la cronometro finale da Monza a Milano.
Sarà, in sostanza, un Giro durissimo, che obbligherà i partecipanti ad essere costanti dal primo all’ultimo giorno. Secondo il nostro esperto e collaboratore Luigi Magnani, vincerà il corridore più regolare nel’arco della manifestazione, capace di andare molto forte in salita e a cronometro. Tra i corridori più esperti, sarebbero favoriti sulla carta Contador, Froome, Valverde e Nibali, mentre tra i più giovani potrebbero dire la loro Thibault Pinot, i gemelli Yates e Diego Rosa, nel caso Fabio Aru decidesse di puntare di nuovo sul Tour de France (anche se il sardo sembra deciso a giocarsi tute le sue carte nella Corsa Rosa).
In attesa di scoprire chi saranno i protagonisti, sarà interessante scoprire come finirà la battaglia sui diritti televisivi della Corsa Rosa. Urbano Cairo, infatti, vuole aumentare i ricavi del Giro in maniera sostanziosa (passando dai 25 milioni attuali a 100 nel giro di pochi anni) e per farlo potrebbe anche decidere di iniziare un braccio di ferro con la Rai, sostenendo una cordata presieduta dalla “sua” La7, magari aiutata da un canale satellitare sportivo come Eurosport. Donato D’Auria