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Mensile Indipendente fondato e diretto da Donato D'Auria. Registrato presso il tribunale di Torino il 30 dicembre 2014 al n° 38

Ribaltone politico ad Ascoli Satriano

22 giugno 2016

Ribaltone politico ad Ascoli Satriano 

Ascoli Satriano (Fg) – In una stagione politica piena di ribaltoni come quella attuale, il comune di Ascoli Satriano, sito in Provincia di Foggia, non ha fatto eccezione. Vincenzo Sarcone, ex consigliere comunale di minoranza, ha sconfitto il sindaco uscente Savino Danaro, ribaltando il risultato elettorale del 2011.

Sicuramente questo risultato elettorale é stato favorito dal cavallo di battaglia elettorale di Sarcone: riduzione della spesa comunale per ridurre le tasse. A nostro avviso, infatti, troppi cittadini ascolani non erano soddisfatti dalla gestione Danaro, colpevole, a loro avviso, di non aver fatto il bene di tutta la cittadinanza. La somma di questi fattori ha determinato un risultato elettorale assolutamente favorevole a Sarcone, che ha ottenuto uno straordinario 52% di voti, risultato che gli avrebbe consegnato la vittoria al primo turno anche in un comune di più di 15000 abitanti. A differenza di quanto accaduto in molte altre città italiane, il Movimento 5Stelle non é andato oltre il terzo posto nella contesa, con il 10% di consensi. Pertanto, solo il candidato sindaco Potito Andolino siederà in consiglio comunale per il Movimento.

Nonostante il risultato netto delle elezioni, la contesa elettorale non si é spenta neanche nella prima seduta del Consiglio comunale, cui ha assistito una folta rappresentanza della cittadinanza, che ha trasformato una seduta di routine in una vera e propria arena politica. Dopo le classiche elezioni delle commissioni e dei giudici popolari, si é passati all’approvazione delle linee programmatiche della giunta. Mentre Andolino ha scelto di astenersi, il gruppo consiliare guidato da Savino Danaro ha scelto la linea dura. 

 In particolare, gli scontri si sono concentrati sulla destinazione dell’antica Villa Licciardi, ridotta ad un rudere che per Danaro vorrebbe destinare a servizi socio-sanitari, mentre la nuova giunta vorrebbe adibire la zona a verde pubblico. In seguito, i toni dello scontro sono andati più sul personale, ricordando a tutti che questi due schieramenti difficilmente potranno collaborare al corretto funzionamento della macchina amministrativa nei prossimi cinque anni.

Speriamo che con quest’ultimo sfogo si siano definitivamente spenti i “bollenti spiriti” elettorali e il consiglio è la giunta inizino a lavorare per il bene dei cittadini. A nostro avviso, oltre a ridurre le imposte, il comune dovrebbe sviluppare il più possibile il turismo, importante volano di sviluppo per tutto il territorio comunale. A nostro avviso, bisognerebbe anche promuovere lo sviluppo della zona industriale, mai valorizzata negli ultimi anni. La nostra testata si augura che, al di là dell’amministrazione, Ascoli possa diventare una città in grado di coniugare tre anime: contadina, turistica e di polo di piccole industrie di qualità. Luigi M. D’Auria