Parla portoghese la seconda edizione del Challenger di Torino
Grugliasco (To) – Il portoghese Gastao Elias é il successore di Marco Cecchinato, vincitore della prima edizione del Challenger da 42.500 dollari che si disputa sui campi del Monviso Sporting Club di Grugliasco, a due passi da Torino.
Bisogna dire che questo evento non porta certo sfortuna ai suoi vincitori. Grazie alla vittoria nella scorsa edizione, il palermitano Cecchinato iniziò una cavalcata quasi trionfale che lo portó tra i primi cento giocatori del mondo. Quest’anno, Elias é riuscito addirittura entratato direttamente in top 100 grazie ai novanta punti conquistati a Torino. Più che una vittoria é stata quasi una liberazione per il portoghese, che da diverse stagioni si trova tra i primi duecento e, da un anno a questa parte, stabilmente tra i primi centocinquanta.
Finalista di questa edizione é stato lo spagnolo Enrique Lopez-Perez, solido terraiolo che é letteralmente esploso nelle ultime settimane in Italia. Lopez, infatti, ha ottenuto una semifinale nel Challenger di Barletta e poi ha colto la finale a Torino, sfruttando un “buco” di tabellone causato dal l’eliminazione della testa di serie numero uno, il brasiliano Rogerio Dutra Silva (battuto dallo sloveno Blaz Rola), e della sette, Luca Vanni, sconfitto al primo turno proprio da Lopez-Perez. Alla fine solo Elias, vincitore senza aver mai incontrato una testa di serie, ha fermato quella che per lo spagnolo é stata una vera e propria cavalcata.
Per quanto riguarda gli italiani, possiamo dire che il Challenger di Torino é stato un torneo in chiaroscuro per i nostri colori. Tra le note positive non si può non citare il piemontese Edoardo Eremin, che dopo un inizio di stagione difficile é stato in grado di issarsi sono ai quarti di finale, battendo anche un quasi top 100 come Thomas Fabbiano. Grande torneo anche per il trentacinquenne Filippo Volandri, apprezzato dagli appassionati anche come telecronista (professione che ha iniziato a svolgere durante il torneo di Montecarlo), arrivato fino alla semifinale grazie alla vittorie su due teste di serie, il francese Robert ed il belga Kimmer Coppejans, giustiziere a sua volta di due italiani, un ottimo Stefano Napolitano ed un deludente Lorenzo Sonego, che non ha ripetuto le belle prestazioni del Challenger di Barletta.
Il torneo di Torino non é stato positivo neanche per Matteo Donati, costretto al ritiro al secondo turno, quando stava giocando alla pari con lo sloveno Rola, e per il già citato Luca Vanni, in preda ad un Vera e propria crisi di risultati da diversi mesi. Speriamo che tutti e due si riprendano il più presto possibile.
In conclusione d’articolo, non possiamo che fare i complimenti agli organizzatori di questo splendido evento, che ha riportato il tennis di alto livello a Torino. Rispetto alla scorsa edizione, i giudici di linea ci sono sembrati più preparati e lo staff più pronto nella gestione dei campi tra un giorno e l’altro. Insomma, siamo convinti che anno dopo anno questo torneo possa diventare un punto di riferimento fisso del calendario nazionale ed internazionale. Donato D’Auria