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Mensile Indipendente fondato e diretto da Donato D'Auria. Registrato presso il tribunale di Torino il 30 dicembre 2014 al n° 38

Il Salone del Libro numero 34 riparte con successo e qualità

11 giugno 2022

Torino – L’edizione 2022 del Salone del Libro passerà alla storia come l’edizione dei ritorni. Il ritorno delle cose positive (il pubblico appassionato di letteratura, specialistico e non, le code per entrare nelle sale degli incontri dei personaggi pop, la ressa alla ricerca delle novità letterarie più celebrate) e anche di quelle da migliorare. Il ritorno effettivo di un evento che, per ovvi motivi, aveva dovuto porsi dei limiti nel 2020 e nel 2021.
Sono stati più di 168.000 gli accessi al Lingotto (con l’aggiunta degli spazi espositivi dell’Oval) nei cinque giorni della manifestazione, un record per gli anni recenti di un Salone che, dopo anni di incertezze amministrative (legate soprattutto alla concorrenza con il Salone del Libro di Milano, che sembrava in grado di superare Torino grazie a un progetto decisamente importante), ha saputo far capire la propria unicità e importanza al sistema politico della città.

Nel corso dei cinque giorni di eventi, il Salone del Libro di Torino ha riempito Lingotto Fiere di letture, presentazioni e dibattiti.  Insieme a tanti altri eventi, ha contribuito a rendere il maggio dei venti torinese ricchissimo di contenuti e spunti di qualità. Ora la sfida, a nostro avviso, deve essere quella di rendere permanente questo entusiasmo senza lasciare indietro i piccoli editori che, da sempre, rappresentano un’ossatura importante del Salone, una vera e propria fucina di dibattiti e novità letterarie.

In attesa di un’edizione 2023 che si prospetta ricca di novità (a partire al nome del nuovo Direttore del Salone, che sostituirà Nicola Lagioia), il Salone del Libro si é confermato un evento centrale nel settore degli eventi torinesi e del dibattito culturale italiano. Nelle prossime edizioni il coinvolgimento della città, insieme alla qualità dei contenuti proposti dagli editori medi e piccoli, saranno fondamentali per crescere ancora. Luigi M. D’Auria