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Mensile Indipendente fondato e diretto da Donato D'Auria. Registrato presso il tribunale di Torino il 30 dicembre 2014 al n° 38

La Pro Vercelli ritrova Grassadonia e la vittoria

03 febbraio 2018

Vercelli – Dopo quattro sconfitte consecutive e una vera e propria rivoluzione tecnica la Pro Vercelli ha ritrovato la vittoria ritornando al passato. Dopo la fugace quanto fallimentare parentesi di Gianluca Atzori (che ha collezionato tre sconfitte in altrettante partite durante la sua gestione), la Pro si è riaffidata a Gianluca Grassadonia subito prima del delicatissimo match contro l’Ascoli, vera e propria ultima spiaggia per una squadra che era scivolata all’ultimo posto in classifica. Pur di ottenere la vittoria, Grassadonia ha rinunciato al suo abituale gioco, frizzante e offensivo, e ha puntato tutto sulla sostanza, tanto che a fine partita tanti hanno parlato di una Pro “brutta e cattiva” come durante la gestione di Claudio Foscarini.

La partita é stata fisica e muscolare fin dalle prime battute, dato che anche l’Ascoli di Cosmi non gode certo di buona salute. La Pro Vercelli, a sorpresa, ha riproposto il 3-5-2 di inizio stagione (modulo abbandonato dallo stesso Grassadonia a causa dello scarso rendimento della squadra). Al 26’ la Pro Vercelli ha trovato il vantaggio grazie a Castiglia, che insieme a Germano ha continuamente movimentato e fluidificato la manovra dei Bianchi. Nel secondo tempo, se possibile, la partita è diventata ancora più scorbutica, con la Pro tutta a protezione della porta difesa dal nuovo acquisto Pigliacelli e l’Ascoli alla ricerca del pareggio ma incapace di pungere con le sue due punte, Ganz e Monachello. Nel corso di un recupero lunghissimo, in cui ci sono stati più falli che azioni manovrate, la Pro ha trovato il raddoppio in contropiede con il neo-entrato Bifulco, riportando un po’ di entusiasmo in un Piola parso sfiduciato nei confronti della squadra e della proprietà.

Al termine della partita, Grassadonia si é presentato in conferenza stampa molto tirato. “Non abbiamo fatto nulla perchè siamo ancora all’inferno” ha dichiarato il tecnico di Salerno, parso molto provato al termine di una settimana decisiva per riprendere in mano le redini di un progetto tecnico interrotto, forse, un po’ troppo presto, se si considera che il gioco espresso dalla Pro tra ottobre e novembre era decisamente godibile. Oggi, invece, la squadra é stata rivoluzionata con undici nuovi acquisti, un misto di giovani di prospettiva e calciatori esperti (su tutti Reginaldo). Parlare di salvezza, dunque, è ancora prematuro, anche se la vittoria ottenuta in trasferta a Cremona fa sperare in una svolta. Donato D’Auria