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Mensile Indipendente fondato e diretto da Donato D'Auria. Registrato presso il tribunale di Torino il 30 dicembre 2014 al n° 38

Mario Giaccone presenta la sua lista per le Regionali Piemontesi

28 febbraio 2019

Torino – Venerdì 22 febbraio il consigliere regionale Mario Giaccone ha presentato la sua lista civica per le Elezioni Regionali piemontesi, che si svolgeranno il prossimo 26 maggio, in contemporanea con le Elezioni Europee. Per il Presidente uscente, Sergio Chiamparino, le possbilità di riconferma sembrano essere in netta risalita, anche se il Governatore uscente é chiamato a vincere la concorrenza di un centro-destra molto diviso ma ancora favorito e sempre vincitore nelle elezioni regionali che si sono svolte dopo il 4 marzo.

Nel corso dell’evento di presentazione della Lista “Per il Piemonte del Sì” (che rappresenta l’erede della lista civica del “Monviso”, che sostenne Chiamparino nelle elezioni del 2014 e Fassino nelle comunali del 2016), si sono presentati tutti i quaranta candidati torinesi per le prossime elezioni. Tanto spazio, ovviamente, all’intervento finale di Mario Giaccone, che, oltre che capolista, é stato il principale artefice di questa operazione politica che punta a sostenere Chiamparino raccogliendo l’appello del Governatore ai movimenti civici contenuto nel suo “manifesto”, che rappresenta il programma politico della coalizione di centro-sinistra piemontese.

Dicevamo in precedenza delle possibilità di successo del centro-sinistra. Certamente non sarà facile vincere la concorrenza di un centro-destra che, pur diviso a livello nazionale, può presentare candidati di valore come Alberto Cirio (la cui candidatura, data per certa mesi fa, sembra essersi interrotta) o Guido Crosetto, dimissionario in Parlamento, la cui figura potrebbe essere gradita a tutti e tre i leader nazionali della coalizione. La probabile perdita di consenso del Movimento 5 Stelle (causata soprattutto dalle difficoltà della giunta Appendino) e la necessità di fare fronte comune su temi come la Tav, aprendo spazio a movimenti civiche a liste come “Italia in Comune”, nata dal progetto politico di Federico Pizzarotti, potrebbero far nascere un confronto serrato fra le due coalizioni.

Sicuramente, si tratta di un’elezione chiave per il futuro del Piemonte, con tanti nodi ancora da risolvere come Tav, Metropolitana di Torino e Grattacielo della Regione, sui quali il prossimo Governatore non potrà non dare una risposta definitiva, senza dimenticare che, per un territorio di 25000 chilometri quadrati e 4,3 milioni di abitanti, una visione strategica e politica chiara é imprescindibile. Luigi M. D’Auria