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Mensile Indipendente fondato e diretto da Donato D'Auria. Registrato presso il tribunale di Torino il 30 dicembre 2014 al n° 38

Presentata un'interessante ricerca sull'industria agroalimentare italiana

20 marzo 2016

Presentata un’interessante ricerca sull’industria agroalimentare italiana

Milano – Il 15 marzo 2016 é stato presentato, presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, il libro “Strategie e performance dell’industria alimentare”, edito da McGraw ed Hill. Il libro, di fatto, é la pubblicazione dei risultati di un’interessante ricerca sulle principali industrie italiane del settore alimentare. Oltre alla sezione prettamente di ricerca, la pubblicazione era aperta e chiusa da due capitoli dedicati alla presentazione e alla spiegazione della ricerca, davvero unica nel suo genere.

Alla conferenza stampa  erano presenti anche esponenti di Federalimentare e Fiere di Parma, che insieme organizzano Cibus, una delle più importanti fiere nazionali dedicate all’industria alimentare italiana, frequentata da manager e buyers di aziende di tutto il mondo. Proprio il presidente di Federalimentare, Luigi Scordamaglia, ha voluto ricordare l’importanza e i margini di crescita dell’industria alimentare, in parte trainata anche dal cosiddetto “effetto Expo”. Secondo Scordamaglia, infatti, entro il 2020 il totale delle esportazioni dei nostri prodotti può raggiungere un giro d’affari da 50 miliardi di euro, sicuramente molto di più dei 36 attuali.

Il Ceo di Fier di Parma, Antonio Cellie, ha ricordato l’importanza del marketing e dell’innovazione per le aziende del settore alimentare, soprattutto quelle che intendono espandersi nelle resto del mondo. Cellie, inoltre, ha ricordato che le aziende devono individuare i Paesi giusti dove proporre i loro prodotti, facendo attenzione soprattutto a quelli dove il vero Made in Italy, di fatto, non é mai arrivato.

Per quanto riguarda il libro, ci sembra giusto fare i complimenti agli autori, che hanno dato vita ad una pubblicazione specialistica, ma comprensibile anche ai non addetti ai lavori, visto che molti grafici sono spiegati senza eccessivi tecnicismi. I risultati della ricerca hanno evidenziato l’estrema competitività delle nostre aziende alimentari rispetto agli altri settori. Inoltre, quello alimentare é stato, nell’arco di tempo che va dal 2000 al 2015, l’unico settore della nostra industria manifatturiera che ha visto un incremento di fatturati e profitti. Le oltre quattrocento aziende prese in considerazione, inoltre, hanno evidenziato una palese tendenza ad innovare senza dimenticare le proprie origini e i prodotti che hanno reso famosi i loro predecessori, molto spesso genitori o nonni degli attuali manager. 

Il capitolo che è piaciuto di più alla nostra redazione é stato l’ultimo, che non prevedeva dati o risultati, ma un monito a tutte le aziende italiane. Parafrasando Ruggero Bonghi, politico, studioso ed editore, che già nel 1866 metteva in guardia i suoi studenti dal disfattismo e dalla mancanza di voglia di fare, gli autori hanno voluto dire agli imprenditori di oggi che solo con voglia di mettersi in gioco e idee non convenzionali si può far uscire il nostro Paese da una crisi economica che dura da troppi anni. Luigi M. D’Auria