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Mensile Indipendente fondato e diretto da Donato D'Auria. Registrato presso il tribunale di Torino il 30 dicembre 2014 al n° 38

La Serie A 2020-21 parte senza una Chiara Favorita

17 settembre 2020

Torino – Sabato 19 settembre alle ore 18, con un interessante Fiorentina-Torino, prenderà il via la Serie A 2020-21. Questa edizione del massimo campionato calcistico nazionale (ottantanovesima a girone unico) parte senza molte sicurezze, soprattutto dal punto di vista tecnico, che renderanno questa stagione molto gradevole per gli appassionati.
Nell’analizzare la Serie A, non si puó non partire dalla Juventus, nove volte campione. L’arrivo in panchina di Andrea Pirlo (all’esordio assoluto da allenatore, in un singolare parallelismo con la leggenda Nba, Steve Nash, che allenerà i Brooklyn Nets) ha portato curiosità ma anche diverse domande che solo il tempo potrà risolvere, a partire dal sistema di gioco che adotterà l’allenatore bresciano. In un mercato che ha puntato molto sui giovani, la Vecchia Signora non é stata da meno, e non a caso ha deciso di puntare su Dejan Kulusevski in attacco e di affidare le chiavi del centrocampo a Rodrigo Bentancur.
Favorita, a nostro avviso, sarà l’Inter di Antonio Conte, passata da un’estate burrascosa (con la sconfitta in finale di Europa League e il mancato addio dell’allenatore salentino) ad un mercato ondivago (da un lato l’arrivo di un grande giocatore come Hakimi, dall’altro la difficile gestione dei casi Nainggolan e Perisic). In ogni caso, Marotta ha costruito un gruppo molto forte, che potrebbe essere uscito rafforzato da un’annata di grande livello ma senza trofei.
Molto combattuta sarà, come al solito, la lotta per i piazzamenti Champions, con l’Atalanta di Gasperini favorita. I bergamaschi, grazie al loro gioco corale e spettacolare, possono anche ambire a qualcosa di più del terzo posto, considerato anche che nessuna squadra sembra in grado di fare più di novanta punti. A giocarsi il quarto  posto, ci saranno il Milan e la Lazio: i biancocelesti saranno ancora guidati da Simone Inzaghi, Ciro Immobile e Sergej Milinkovic-Savic (chiamati a confermare i primi 6 mesi della scorsa annata per restare in alto), mentre sarà la leadership di Ibra la chiave per i rossoneri, che si sono rafforzati con l’arrivo di Tonali, ma restano ancora una squadra con un deficit di personalità che lo svedese puó contribuire solo in parte a colmare. Più staccate, invece, la Roma americana della famiglia Friedkin e il Napoli di Rino Gattuso.
La stagione, dunque, si presenta molto interessante, anche per le variabili che possono cambiare in corsa (il mercato finirà solo il 5 ottobre, mentre non c’é una data per il ritorno dei tifosi allo stadio). Dalla lotta scudetto fino a quella salvezza (con il ritorno in Serie A del Benevento e la prima volta dello Spezia) sono tanti i rebus che troveranno una soluzione solo nelle ultime partite della stagione. Donato D’Auria