Torino – Il 22 maggio si é celebrata la Giornata Mondiale della biodiversità, che si festeggia a partire dal 2000. Negli ultimi anni, con la consapevolezza della necessità di operare in favore di politiche ambientali sostenibili, la biodiversità é entrata all’interno del dibattito pubblico. Non esiste, infatti, conservazione delle condizioni rurali e ambientali locali senza una tutela attenta della biodiversità a livello mondiale. Il numero delle specie a rischio di estinzione é molto alto e la fragilità di alcuni ecosistemi é manifesta.
In Italia, dove molti si stanno concentrando sul Recovery Plan Europeo e su come strutturare una corretta transizione ecologica, la biodiversità e la sua tutela puó rappresentare un’arma importante per difendere sia le ricchezze naturali delle nostre montagne che le eccellenze agricole locali. Varietà antiche come il grano saraceno, l’olivo “Sperone di Gallo” e migliaia di altre sono parte del patrimonio agricolo e culturale del nostro Paese, e senza una loro tutela é impossibile dare consistenza a politiche “green”, ma anche a quelle di sostegno agli agricoltori di qualità, soprattutto piccoli, del nostro Paese.
Tutela della biodiversità, dunque, significa anche tutela del territorio e dell’agricoltura. Gli agricoltori che tutelano la biodiversità devono vedersi riconosciuto il ruolo di “sentinelle” del territorio. Nei Colli della Daunia e a Mezzana della Terra ci sono almeno 20 contadini che praticano un’agricoltura naturale e rispettosa della biodiversità, con un laboratorio naturale a Mezzana della Terra. Svolgere pratiche agricole attente alla biodiversità significa azzerare il consumo di diserbanti, riservare almeno dei piccoli spazi alla semina di produzioni che favoriscano gli insetti impollinatori e dedicarsi alla produzione di varietà rare e locali, pensando dunque all’ambiente e ai suoi ritmi nel senso più ampio del termine. Donato D’Auria