“Musica: tu ci hai insegnato a vedere con l’orecchio e ad udire con il cuore. “Questa frase del poeta libanese Kalil Gibran ha trovato piena realizzazione a Torino nella serata del 13 dicembre, tra le mura storiche di un luogo molto amato dai torinesi, il Sermig Arsenale della pace, che da fabbrica di armi e fucina di guerra si è trasformato, nel 1983, grazie al lavoro congiunto e gratuito di migliaia di persone, in luogo di pace, di incontro, di solidarietà, di speranza. Una comunione di valori in uno spazio perfetto per il “ Concerto al buio”, l’evento di musica e solidarietà che fa parte della stagione musicale toscana “ La voce di ogni strumento” giunta ormai alla nona edizione e diretta dal M° Gloria Mazzi, proposto al numeroso pubblico intervenuto. Stupende pagine di musica classica suonate in maniera sublime in una dimensione particolarissima, al buio, dal pianista non vedente Gianluca Casalino e dal violinista Davide Alogna, artefici di una serata d’eccezione. Pagine di Mozart, Brahms, Schumann, Saint Saens, Chopin : una proposta importante che l’ormai consolidato duo Casalino – Alogna ha saputo proporre nella dimensione inconsueta e spesso inimmaginabile dell’ascolto al buio, rendendoli protagonisti di un’esperienza unica per loro e per il pubblico, dove il respiro di entrambi diventa il loro metro di misura ed offre loro gli attacchi giusti al momento giusto nell’oscurità più totale. Spente le luci il buio è diventato anch’egli un protagonista importante ed ha iniziato il suo particolare compito, quello di enfatizzare le percezioni allontanando da ogni distrazione visiva e sensoriale e portando il pubblico a vivere nell’unico senso, l’udito, che diventa così il solo ed unico legame con la dimensione materiale mentre esalta la percezione spirituale che è l’essenza stessa della musica, ricordandoci che una parte di noi, quella più profonda, ha continuamente sete di bellezza. Un’esperienza questa impensabile ai giorni nostri dove i sensi sono sempre impegnati e sotto pressione, dove il tempo sembra correre più in fretta che mai e non permette alcuna forma di interiorità se non parziale e sporadica. L’evento, che vanta il patrocinio del Ministero della Difesa e della Città di Torino, ha visto impegnati Compassion Italia Onlus, associazione no profit a livello internazionale che si occupa di adozioni a distanza prendendosi cura di oltre due milioni di bambini in venticinque Paesi del mondo e il Lions Club International, distretto 108. I fondi ricavati dalla serata sono stati interamente devoluti a due progetti solidali: al Servizio cani guida dei Lions per l’acquisto di un cane guida per non vedenti al centro addestramento cinofilo di Limbiate e al Fondo emergenze di Compassion Italia per l’acquisto di filtri per la potabilizzazione dell’acqua che possano garantire acqua potabile a molte famiglie. Se, all’ingresso, sui volti di molti vi erano gli inevitabili segni della stanchezza di un’intera giornata, uscendo da questa esperienza il sorriso e la condivisione delle emozioni, amplificate da una più forte sensibilità, hanno prevalso. Ancora Kalil Gibran ben riassume la vera essenza di “ Concerto al buio “in queste sue parole:” L’anima della musica è quella dello spirito ed il suo sentire è quello del cuore.”
Patrizia Foresto