Torino – A circa un anno dall’acquisizione di Yesmoke da parte della Swiss Merchant Corporation, i Fratelli Messina non hanno ancora mollato. I due fratelli e imprenditori torinesi, condannati in primo grado per un’inchiesta relativa alla Yesmoke, ritengono di poter ancora dire la loro nel mondo del tabacco. Contraddistinti da un approccio visionario e anticoncezionale, che li ha portati a cercare di costruire un’azienda in grado di sfidare le grandi multinazionali del settore, i Messina hanno parlato alla nostra redazione del loro presente e, chiaramente anche del loro futuro.
Per quanto riguarda la proprietà della nuova azienda, Carlo e Giampaolo affermano che “Non c’é alcuna guerra in corso, anche se ci sembra che la loro filosofia imprenditoriale sia diversa da quella che portavamo avanti noi, basandoci su una politica di prezzi bassi e sulla ricerca di opportunità commerciali anche in Paesi dell’Asia Orientale”. I Fratelli Messina, molto più sognatori che imprenditori, non hanno rinunciato, tuttavia, alle loro battaglie e affermano di essere tornati a lavorare nel settore. “Ad oggi siamo attivi nel mercato del trading del tabacco in diversi Paesi Asiatici e anche in Corea del Nord. Ritornare nella Yesmoke? Ad oggi é difficile fare previsioni, ma siamo convinti ad andare fino in fondo, sperando che la verità venga fuori in Appello”.
Dopo anni di vera e propria battaglia legale, dunque, la vicenda Yesmoke sembra essere ancora lontana da una soluzione definitiva. I Fratelli Messina, tuttavia, restano tranquilli e convinti che “I Nodi verranno al pettine e si potrà finalmente far luce su una vicenda che ci ha danneggiati ma non ci ha tolto la voglia di proseguire nei nostri intenti”. Il coraggio di questi due imprenditori, certamente, é notevole, così come colpisce la storia dell’ascesa e delle disavventure di un’azienda italiana d’eccellenza come Yesmoke e della sua storia che i Fratelli Messina paragonano a “quella di un film, il cui secondo capitolo é appena cominciato”. Donato D’Auria