Grandi ex calciatori si raccontano in “Ex” di Matteo Cruccu
Foggia – Poco prima del 23 giugno di quest’anno, data in cui si é svolto il contestato referendum sulla Brexit, un famosissimo settimanale sportivo italiano decise di guardare questo appuntamento storico dal punto di vista del mondo dello sport, mettendo a confronto Italia e Gran Bretagna. Indubbiamente, uno dei settori in cui lo sport d’Oltremanica é superiore a quello nostrano é la letteratura. Nel corso degli anni, infatti, gli inglesi hanno regalato al mondo grandissimi momenti di letteratura raccontando grandi eventi sportivi: basti pensare a Nick Hornby, che nel 1992 dimostrò al mondo che si può scrivere un best-seller di alto livello letterario anche inserendo, tra le righe, gli insulti dei tifosi dell’Arsenal a giocatori non proprio di alto livello.
Negli ultimi anni, tuttavia, anche in Italia qualcosa si é mosso, e sono aumentati in maniera esponenziale i giornalisti che si sono divisi tra carta stampata e letteratura. Tra coloro che ci sono riusciti alla perfezione si può sicuramente annoverare Matteo Cruccu, che ha da poco pubblicato il suo libro d’esordio “Ex. Storie di Uomini dopo il calcio.” Si tratta di un libro piccolo nelle dimensioni ma dal grande contenuto letterario, che riesce nell’addio tentativo di separare l’immagine pubblica di questi uomini, per raccontarli davvero.
Fondamentale, soprattutto, la bella narrazione di Cruccu, capace di dare tagli diversi ai suoi incontri, che possono raccontare storie tragiche ma anche felici, di cadute ma anche di riscatto. Il giornalista milanese, infatti, é riuscito a mettere in campo tutta la sua smisurata passione per il pallone (chi, se non un vero fan del football d’autore, sarebbe capace di ricordare Osvaldo Bagnoli più per la semifinale di UEFA colta con il Genoa che per lo scudetto vinto col Verona?), ma anche tutta la sua abilità di raccontare storie con tono giornalistico.
La nostra redazione, che ha avuto la fortuna di incontrarlo di persona durante una presentazione in una fredda serata di novembre (presso la libreria Ubik di Foggia, la stessa che aveva portato nel capoluogo della Capitanata anche Paolo Rumiz), ha avuto la possibilità di apprezzarne lo stile asciutto, ma anche la sua capacità di conciliare presentazione del libro e intervista ad un monumento del calcio foggiano, lo stopper e capitano Giovanni Pirazzini.
Questo libro, edito da Baldini&Castoldi, é davvero un bel prodotto letterario, che può essere apprezzato sia dagli inguaribili malati di calcio (che potranno vantarsi con gli amici del bar sotto casa di conoscere anche il vino prodotto da Alberto Malesani e l’indirizzo della pista di auto telecomandate di Diego Fuser) sia da coloro che di calcio non capiscono assolutamente niente, ma sono interessati dalle storie genuine e vere di uomini come noi, che dopo anni di fama hanno dovuto confrontarsi con le difficoltà della vita vera. Donato D’Auria
EX Storie di uomini dopo il calcio. La copertina
(Foto: Sebastiano Spina)