Il Sindaco di Biccari e la situazione politica dei Monti Dauni
Biccari (Fg) – Mentre sto conversando con l’edicolante di Ascoli Satriano, paese dove sto trascorrendo le mie vacanze estive, arriva una chiamata dal mio direttore, che pone bruscamente fine al mio momento d’ozio, inviandomi per un’ntervista a Biccari, comune di 2900 anime della Comunità dei Monti Dauni. Qui, senza neanche farlo apposta, incontro un simpatico barbiere torinese, nato peró in queste terre, Tonino Nardelli, che accetta di farmi da cicerone alla ricerca del sindaco Gianfilippo Mignogna, giovane primo cittadino riconfermato, dopo un primo mandato, un anno fa. Il sindaco ci accoglie nel suo studio nel municipio, nascosto in una piazzetta di minuscole dimensioni, e ci chiede di fare in fretta, perché é alle prese con i preparativi degli ultimi eventi della festa patronale di San Donato. Quando gli chiede se é soddisfatto del primo anno di legislatura mi risponde che non vuole fare bilanci, perché da sindaco riconfermato aumentano le responsabilità e la voglia di cambiamento di alcuni cittadini che non si piegano alla cultura del “mi piazzo e poi smetto di lavorare”. Per quanto riguarda, invece, i progetti dell’Unione Europea (che ha intenzione di aiutare i giovani dei Monti Dauni a diventare imprenditori agricoli, visto che solo così si può preservare un paesaggio poco macchiato dalle industrie del settore petrolchimico), il sindaco si mostra molto cauto, perché i progetti presentati dovranno essere pensati da più comuni, possibilmente vicini. Un ulteriore incentivo a fare squadra e a mettere da parte il vecchio campanilismo per coloro che credono nel rilancio dei Monti Dauni, mentre per i soliti approfittatori di contributi europei non é altro che una cavolata (purtroppo questi ultimi non sono affatto pochi). Subito dopo, sempre accompagnato dal mio personale cicerone Tonino, visito il frantoio “Vicarum” di Marcello Lucera, considerato uno dei migliori dei Monti Dauni. Appena incontro Marcello mi accorgo subito di essere di fronte ad un uomo che ha deciso di fare questo mestiere non per seguire, semplicemente, la tradizione di famiglia, ma per passione. Aiutato da macchine per la produzione modernissime, Marcello produce oli del territorio denocciolati, scelta che ha fatto per aumentare la qualità e la conservazione dei suoi prodotti. Scelta evidentemente azzeccata, visto che la maggioranza dei suoi clienti sono stranieri che, a ragione, non ci stanno a comprare oli industriali (prodotti da aziende che in nome del profitto hanno dimenticato pure la forma delle olive) e vogliono avere in tavola un prodotto italiano, naturale e buono per davvero.
Dopo un pranzo luculliano che mi ha, letteralmente, riempito lo stomaco, decido di tornare ad Ascoli Satriano passando per gli splendidi borghi di Troia e Orsara di Puglia, celebri per le loro bellezze ma anche per la fertilità delle loro campagne. Il duomo di Troia, il borgo di Orsara, il centro di Biccari sono testimonianze viventi di come i Monti Dauni, per far innamorare i turisti che vogliono vedere zone d’Italia rurali ma bellissime, debbano solo credere in loro stessi, puntando su quei giovani che fanno della passione e della competenza i loro biglietti da visita per conquistare il mondo. Luigi M. D’Auria.
L’Arco borbonico di Biccari
(Foto: Sebastiano Spina)