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Mensile Indipendente fondato e diretto da Donato D'Auria. Registrato presso il tribunale di Torino il 30 dicembre 2014 al n° 38

Vincenzo Nibali cala il bis al Giro d'Italia

29 maggio 2016

Vincenzo Nibali cala il bis al Giro d’Italia

Torino – Nonostante grandi sofferenze, Vincenzo Nibali é riuscito a vincere il suo secondo Giro d’Italia, impreziosendo ancora di più un palmares da grandissimo. Fino a tre giorni dalla fine, tuttavia, questo risultato sembrava una vera utopia. Il siciliano, infatti, arrancava a quasi cinque minuti dal leader Kruijswijck, e voci di corridoio lo volevano addirittura prossimo al ritiro. Dopo la vittoria di Risoul, tuttavia, il siciliano ha dato di nuovo l’impressione di essere il dominatore della Corsa Rosa.

Anche per questo, nella giornata di sabato, un nu o enorme di persone ha affrontato l’impervia Salita di Sant’Anna di Vinadio. Tra gli addetti ai lavori e i semplici appassionati, infatti, la sensazione era che Nibali potesse vincere le resistenze del colombiano Chaves senza troppa fatica, andando a conquistare il suo secondo Giro. Così  é stato. Con un attacco secco, portato a pochi chilometri dal Colle della Lombarda, Nibali ha staccato Chaves e ha conquistato la maglia Rosa. Bisogna riconoscere, però, che l’impresa di Nibali é stata favorita da una grave crisi dello stesso Chaves. Valverde ed Uran, che avevano cominciato l’ultima salita quasi insieme al colombiano,hanno recuperato diversi secondi su un Nibali che, quindi, ha vinto il Giro più con il cuore che con una condizione stratosferica.

Tra i battuti, non si possono dimenticare i due ciclisti che hanno dominato una gran parte della Corsa Rosa: Esteban Chaves e Steven Kruijswijck. Il primo ha dimostrato, grazie al secondo posto finale, che la bella Vuelta dell’anno scorso non era stato un fuoco di paglia. Il secondo, messo in crisi solo da una brutta caduta, ha dimostrato che con il duro lavoro quotidiano si può crescere e colmare il gap  nei confronti dei talenti naturali.

Dopo la passerella finale di Torino, che ha premiato il tedesco Arndt, festa per tutti gli arrivati di questo novantanovesimo Giro d’Italia eh ha regalato agli appassionati tante emozioni ma anche tante giornate dove, purtroppo, sono stati i tatticismi a fare la parte del leone. Luigi M. D’Auria 

Le pagelle del Giro. A cura di Luigi M. D’Auria e Luigi Magnani

Nibali 9: Meno spettacolare del solito, ma ugualmente vincente. La capacità di gestire i momenti no é  il segno più evidente della sua maturazione.

Chaves 9 1/2: Ha disputato uno splendido Giro, correndo sempre davanti. In casa Orica possono stare tranquilli: il colombiano ha le stigmate del grandissimo campione .

 

Valverde 7/8 : Una vittoria di tappa e il podio finale: anche a 36 anni la sua classe illumina le corse. Peccato per i crolli di Corvara e Risoul.

Kruijswijck 7 1/2: Un Giro splendido, rovinato da una caduta da novellino. Adesso deve dimenticare il brutto episodio e pensare a replicare le sue prestazioni sulle Dolomiti.

Majka 6/7: Il polacco continua a collezionare piazzamenti, ma se vuole davvero vincere un Grande Giro deve ancora migliorare  molto.

Pozzovivo e Uran 5: Tra gli uomini di classifica sono i grandi delusi. Il colombiano ha ottenuto almeno un posto in top 10, mentre per il lucano la miglior condizione é lontana anni luce.