Tutto pronto per la Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola numero 68
Torino – Sabato 29 giugno, presso la prestigiosa cornice del Circolo degli Ufficiali di Torino, è stata presentata ufficialmente l’edizione numero 68 di Peperò, Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola, che si svolgerà, come di consueto, nei primi giorni di settembre, per la precisione dal 1 al 10. Saranno tante le novità della manifestazione, ma quella più importante é riscontrabile già nel nome: visto il numero di visitatori ed espositori, quella del Peperone non sarà più una “Sagra”, ma una vera e propria “Fiera Nazionale” (titolo che le era già stato riconosciuto gli scorsi anni, ma non presente nella dicitura ufficiale).
Come nelle ultime edizioni, sarà davvero ampia la proposta di eventi ed esposizioni messe a disposizione dall’organizzazione, curata come al solito dal Comune di Carmagnola, dalla Pro Loco e da diverse associazioni locali. Ogni giorno le serate di Carmagnola saranno movimentate da un diverso concerto, mentre nel corso delle giornate non mancheranno i workshop e gli eventi legati al mondo del cibo, tutti curati, come nella scorsa edizione, dal critico gastronomico Paolo Massobrio, anche quest’anno testimonial d’eccezione di Peperò.
Come nelle scorse edizioni, non mancherà il grande villaggiomgastronomico che ogni anno anima il centro di Carmagnola, dice sono i profumi di cibi di ogni tipo a fare la parte del leone. Oltre agli storici produttori di Carmagnola, infatti, non mancheranno produttori di molte altre eccellenze italiane. Quest’anno, tuttavia, l’obiettivo degli organizzatori é quello di valorizzare anche gli altri prodotti tipici delle campagne carmagnolesi. Molto importante, ovviamente, anche il concorso di premiazione dei migliori peperoni e peperoni che, ci auguriamo, dovrebbe avere più spazio rispetto alle ultimissime edizioni.
I numeri di questa edizione numero 68 sono sicuramente importanti, ma la collaborazione che riteniamo più degna di nota é quella con le popolazioni colpite dal terribile sisma dello scorso agosto. Sappiamo che l’agricoltura é uno dei settori più importanti per le terre a cavallo tra Abruzzo, Lazio e Umbria (pensiamo alle lenticchie di Castelluccio). Sostenerle in un evento così importante é sicuramente un segnale da non considerare.
Come nella scorsa edizione, sono attese circa duecentocinquantamila persone a Carmagnola. Si tratta di un numero imponente e difficile da gestire, soprattutto se si considera che Carmagnola non ha una stazione pullman o ferroviaria di grandi dimensioni. Il nostro invito agli organizzatori, dunque, é quello di puntare più sulla qualità dei prodotti e dei produttori presenti, piuttosto che sulla quantità e sul “gigantismo” della fiera. Luigi M. D’Auria