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Mensile Indipendente fondato e diretto da Donato D'Auria. Registrato presso il tribunale di Torino il 30 dicembre 2014 al n° 38

La tutela e la promozione del territorio secondo Pasquale di Lena

06 gennaio 2018

Larino (Cb) – La casa e i terreni di Pasquale di Lena si trova appena fuori da Larino, in Molise. Proprio qui, dove si possono ammirare contemporaneamente i monti molisani e il Mare Adriatico fino alle isole Tremiti, la nostra redazione ha incontrato uno dei più grandi esperti di enologia italiani (ha diretto per vent’anni l’Enoteca Italiana), ma anche un grandissimo esperto di olivicoltura (produce un olio di ottima qualità da una varietà autoctona che ha contribuito a rilanciare, la Gentile di Larino).

Parlare con Pasquale é veramente piacevole: in un’ora e mezza di colloquio ci ha parlato di tanti argomenti, dalla tutela del territorio Molisano ai nuovi provvedimenti in materia di agricoltura italiana, sempre con grande competenza.

La storia di Pasquale di Lena é, in un certo senso, anche la storia dell’enologia e dell’olivicoltura italiana. Molisano doc, si trasferisce a Firenze nel 1963, dove si laurea in agraria. Da questo momento inizia un lungo viaggio in difesa dei contadini (“Di sindacato e formazione non sapevo nulla, però l’Alleanza dei Contadini mi chiese di organizzare dei corsi di formazione professionale e iniziai a girare la Toscana” ricorda) e si occupa anche della nascita delle Denominazioni d’origine dei vini, provvedimento che segnò la storia dell’enologia in Italia (“il Brunello, ancora negli anni ‘80, costava 2.500 Lire al litro” ricorda). Difficile, secondo Pasquale, che in breve tempo si inizi anche a parlare di olii, e non più di semplice olio, così come si parla di “vini” e non di vino. “Per promuovere una cultura di questo tipo è necessaria una cultura e una promozione del prodotto che in Italia é ancora assente” ci risponde Pasquale.

Un altro filo conduttore di tutta la vicenda di Pasquale é l’amore per la sua terra, per i suoi frutti e per la sua gastronomia, un amore che per prima gli ha trasmesso sua madre “ambasciatrice” della cucina molisana, che Pasquale di Lena ha amato anche “più grande gastronomia toscana, nonostante il suo eccezionale valore”. Il legame con il Molise non è mai stato reciso, tanto che nel 1995 Pasquale di Lena torna a vivere a Larino dopo essere stato eletto consigliere regionale. La politica, altra passione intensamente, tanto che Pasquale ci confida:” Oggi non potrei più mettermi al servizio della “polis” in maniera attiva: per me fare politica significa macinare chilometri e lavorare ventiquattro ore al giorno, non occupare una sedia e prendere la parola ai consigli”. Il distacco dalla politica attiva non significa, però, disinteresse: ancora oggi Pasquale è un prezioso consigliere e punto di riferimento per molti politici locali che vogliono aiutare a crescere l’agricoltura e il turismo rurale in Molise.

L’ultimo impegno di Pasquale di Lena riguarda proprio la difesa della sua terra, visto che è stato nominato direttore del comitato scientifico per la creazione del “Biodistretto dei Laghi Frentani”. Un progetto che potrebbe essere migliorato (“Il vero Biodistretto dovrebbe essere quello in grado di coinvolgere tutto il Molise” dichiara Pasquale), ma comunque in grado di promuovere un territorio e di “portare anche la gente comune a mangiare cibi di qualità”. Infine, la volontà di creare una rete di produttori che possa far conoscere il Molise, i cui ambasciatori non mancano (pensiamo a Nicola Delvecchio o a Michele Lucarelli della Piana dei Mulini), ma che deve cercare di fare rete per promuovere i propri prodotti. Luigi M. D’Auria