Torino – La quarta edizione Festival del giornalismo Alimentare di Torino si é conclusa sabato 23 febbraio, al termine di una tre giorni ricca di incontri, confronti, eventi in luoghi storici della città di Torino e veri e propri Press tour che hanno aiutato i partecipanti a conoscere realtà produttive di qualità della Città Metropolitana di Torino e di tutto il Piemonte, in collaborazione con la camera di commercio di Torino e con il progetto “Maestri del Gusto”.
Il Festival del Giornalismo Alimentare ha preso il via giovedì 21 febbraio, nella solita cornice di Torino Congressi, che finora ha ospitato tutte le edizioni del Festival. Nel corso della due giorni di incontri non sono mancati i confronti con esperti di comunicazione e con membri delle istituzioni, molti dei quali dedicati al tema della comunicazione del cibo di qualità e italiano, da difendere dalle imitazioni e dalle contraffazioni, che possono limitare le ulteriori potenzialità di crescita di un settore che rappresenta una delle “punte di diamante” dell’esportazione italiana. Il festival, proprio in questa edizione, é diventato un evento internazionale, aprendosi anche al confronto con esperti di comunicazione provenienti da tutta Europa.
Tra i Press Tour della giornata di sabato, che ha voluto sancire il legame fra il Festival e il suo territorio, la nostra redazione ha partecipato a quello alla scoperta delle “eccellenze” del quartiere torinese di San Salvario, che dopo anni difficili dal punto di vista sociale ha conosciuto un vero e proprio “rinascimento” negli ultimi quindici, diventando un laboratorio per il rilancio di aziende storiche e per nuovi progetti, tra cui il “Laboratorio Caffé dell’Orso”. Attivo da cinque anni, medesima proprietà della torrefazione “Caffé Giuliano” di Caluso, sotto la guida di Andrea Minelli (che rappresenta la terza generazione di tostatori) é diventato un vero e proprio “laboratorio sensoriale” dove il Caffé viene esplorato in tutte le sue forme e trattato come il vino da uno staff attento e preparato.
A pochi passi dal laboratorio, sempre in Via Berthollet, c’è la panetteria Ficini, guidata da trent’anni da Valter Ficini, che ha trasformato una panetteria in un luogo di contrasti, che punta ad assecondare sia le esigenze dei clienti del territorio che di quelli alla ricerca di una panetteria di qualità dove trovare prodotti meno consueti. Valter, negli anni, ha sempre cercato di aggiornarsi e di selezionare grani antichi e nuovi cereali. Nel corso della mattinata, non é mancata la visita ad alcuni luoghi simbolo di San Salvario, come la Sinagoga e il mercato di Piazza Madama Cristina con la storica pescheria “il Corallo”. Tra i maestri del Gusto di San Salvario, c’é anche la gelateria “Mara dei Boschi”, da molti considerata la miglior gelateria di Torino. Sicuramente si tratta di un luogo dove le materie prime sono protagoniste, selezionate con cura da uno staff di alto livello.
La mattinata del Press Tour si é conclusa con la visita a Lait&Förmag (latte e formaggio in dialetto piemontese), bottega storica del quartiere, che rappresenta anche una “memoria storica” di San Salvario (nonché una delle botteghe che ha creduto nel quartiere anche nei momenti difficili) e con l’aperitivo presso l’enoteca “Rosso Rubino”, da sedici anni membro del progetto Maestri del Gusto, che coniuga la passione per l’enologia a quella per la buona cucina, con la selezione di un menù tutto piemontese che rappresenta al meglio lo spirito di San Salvario, ancorato alla tradizione ma aperto anche alle nuove tendenze e al futuro. Luigi M. D’Auria