Torino – Mentre molti italiani si godono l’ultimo mese d’estate prima dell’arrivo di Settembre, a Roma diventa insostenibile il peso che il Ministro dell’interno, Matteo Salvini, si porta dietro da 14 mesi. Ebbene sì, perché a quanto pare, a dispetto delle sue dichiarazioni circa la volontà di portare a termine il mandato del governo gialloverde, decide di presentare una mozione di sfiducia contro il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, con la volontà di tornare alle urne. Per giustificare questa mossa totalmente inaspettata Salvini dà la colpa ai tentativi da parte del Movimento 5 Stelle di voler bloccare il cantiere della Tav, oppure all’assenza del premier al voto di quest’ultima. Che sia veramente così o che possano essere stati i sondaggi,totalmente favorevoli alla Lega del 30 luglio, il motivo scatenante non ci è dato sapere. Quel che abbiamo ascoltato in diretta, invece, è stato il discorso di Conte al Parlamento nel quale, dopo aver mosso profonde accuse nei confronti del leader della Lega a lungo taciute, comunica le sue dimissioni che presenterà al Capo dello Stato.
Ciò che però accade nei giorni seguenti risulta non essere stato previsto dall’ormai ex Ministro dell’Interno.Il Presidente Mattarella, avvia le necessarie consultazioni con il tentativo di verificare se sia possibile la formazione di un’altra maggioranza di governo, non tornando subito al voto, ma con le forze politiche a disposizione. Quindi, mentre Matteo Salvini e Giorgia Meloni gridano alle elezioni, ormai concreta risulta essere la possibilità di una nuova maggioranza di governo fondata dal Movimento 5 stelle e il Partito Democratico. E mentre i segretari di partito, Luigi Di Maio e Nicola Zingaretti, iniziano le trattative, il nome Giuseppe Conte torna a farsi sentire con maggior frequenza per ricoprire l’incarico di Presidente del Consiglio e, perché no, per fare da mediatore tra due partiti che in pochi si sarebbero aspettati potessero governare insieme. Trattative finite e compromessi accettati, il 4 Settembre, ad un mese dall’inizio della crisi, nasce il Governo Conte-bis. La tenuta di questo Governo, in ogni caso, andrà verificata nei prossimi mesi, quando si capirà se si é trattato solo di un tentativo di mettere fuori gioco Salvini o se questa maggioranza alternativa potrà puntare a realizzare alcune riforme sulla base di alcuni puntini convergenza fra due forze politiche che, fino a un mese fa, sembravano separate da distanze siderali. Da non sottovalutare, infine, la nascita del Movimento “Italia Viva” di Renzi, potenziale “bomba” pronta ad esplodere nel governo (che dipende dai voti dei 40 parlamentari del nuovo partito), ma anche in grado di cambiare alcuni tasselli della geografia politica italiana. Francesca Pellerito