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Mensile Indipendente fondato e diretto da Donato D'Auria. Registrato presso il tribunale di Torino il 30 dicembre 2014 al n° 38

Il Torino batte la Spal e pensa al futuro

20 maggio 2018

Torino – “Sono soddisfatto”. Con queste semplici parole, Walter Mazzarri ha spiegato il suo stato d’animo dopo la vittoria del suo Torino contro la Spal. Anche se i Granata non hanno disputato un incontro esaltante, il tecnico di San Vincenzo può comunque gioire per l’atteggiamento dei suoi, che hanno rimontato una squadra inferiore tecnicamente, ma molto più motivata (il Torino é ormai decimo matematicamente, mentre i ferraresi si stanno giocando una storica salvezza). Proprio nell’ultima partita disputata al “Grande Torino”, il pubblico ha ricucito il rapporto con Andrea Belotti, autore di un gol e un assist, che conclude in maniera splendida una stagione complicata sotto ogni punto di vista.

La Spal, in ogni caso, può recriminare per un risultato che non premia lo sforzo fatto dalla squadra di Semplici per agguantare almeno un punto. Complice un Toro non al meglio, la Spal é riuscita ad imporre il suo gioco organizzato, frutto di una grande compattezza tra i diversi reparti. Il bel gol di Grassi (che potrebbe anche tornare al Napoli dopo un anno di prestito) sembrava spianare la strada ai biancoazzurri, il cui castello difensivo é crollato solo quando il Toro ha inserito Berenguer per Ansaldi. Lo spagnolo ha dimostrato di poter diventare un “jolly” offensivo molto interessante, soprattutto in un sistema di gioco camaleontico come quello di Mazzarri. Il raddoppio di De Silvestri, ha messo in luce il tema tattico del secondo tempo: Toro sbarazzino e senza niente da perdere, Spal in preda alla paura di fare errori che ha portato a qualche amnesia difensiva di troppo.

Al termine della stagione, é tempo di bilanci. L’annata del Toro non può certamente essere considerata positiva, visto che l’obiettivo dell’Europa League è parso irraggiungibile già a metà stagione, quando la squadra di Mihajlovic, orfana di Belotti, é piombata in una crisi che Mazzarri, arrivato quando anche la Coppa Italia era persa, ha ricucito solo in parte. La prossima stagione, dunque, diventa decisiva per il futuro del Torino, visto che Mazzarri, allenatore su cui la società ha puntato molto, avrà la possibilità di programmare fin da giugno ogni dettaglio, dalla preparazione alla rosa. Dal punto di vista del mercato, ci sembra che servano pochi innesti, ma di qualità, considerato anche che Mazzarri non ha mai amato le rose troppo “lunghe”. In questi giorni si é parlato di esterni, come Laxalt del Genoa, ma anche di rinforzi per una difesa che sarà orfana di Burdisso e, forse, di N’Koulou. A nostro avviso, molto dipenderà da Belotti: una sua cessione potrebbe garantire alla società di Via Arcivesvovado un bel “tesoretto” da investire sul mercato, mentre la sua permanenza potrebbe spingere Petrarchi a lavorare maggiormente sui giovani. 

Il futuro della Spal, invece, dipenderà dall’ultima di campionato contro la Sampdoria. Alla squadra di Semplici serve una vittoria per restare nella massima serie. A nostro avviso, quella di Ferrara é una bella realtà, che ci ha permesso di scoprire tanti giocatori di valore, come Lazzari, Grassi e Meret. Una menzione di merito la merita anche Leonardo Semplici, allenatore che, dopo tanta gavetta nelle giovanili e nelle serie minori, si é giocato al meglio la sua possibilità di dire la sua anche nel calcio che conta. Luigi M. D’Auria