Carmagnola (To) – Venerdi 31 agosto ha preso ufficialmente il via l‘edizione numero 69 della Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola-Peperó, che terminerà domenica 9 settembre, al termine di una dieci giorni ricca di incontri, legati al mondo del Peperone e del cibo. Al termine del primo fine settimana di eventi, possiamo tranquillamente affernare che anche quest’anno i visitatori degli spazi fieristici di Carmagnola sono in crescita, come testimoniato dalle code di macchine nelle strade principali della cittadina della città Metropolitana di Torino.
Nell’edizione 2018, diventerà ancora più importante la Chiesa di San Filippo, dove si svolgeranno tutti gli eventi dedicati alla cultura del cibo, come i percorsi sensoriali alla scoperta del Peperone (tra cui quello di venerdì 31 agosto, organizzato dal Centro Studi Assaggiatori di Brescia) e gli incontri con personaggi legati al mondo del cibo, con le ”Confessioni Laiche“, interviste a diversi operatori del settore agroalimentare realizzate dal critico gastronomico Paolo Massobrio, da diversi anni vero e proprio ambasciatore del peperone di Carmagnola a livello nazionale e internazionale.
Non mancheranno, poi, alcuni degli eventi più partecipati della fiera di Carmagnola, come il Concorso del Peperone, riservato ai produttori della zona di Carmagnola, in cui saranno premiati gli esemplari più pesanti dei quattro ecotipi locali: il “Quadrato”, il “Lungo” (chiamato anche Corno di Bue), la “Trottola“ e il “Tumaticot”. Si tratta di uno degli eventi che vede protagonisti gli storici produttori della zona di Carmagnola, i cui prodotti si possono acquistare durante tutta la durata della manifestazione presso il classico “mercato del peperone”, vicino alla zona dedicata al cibo, dove si possono degustare i prodotti del territorio.
Proprio lo spazio dedicato al cibo rappresenta uno dei fiori all’occhiello degli organizzatori di Carmagnola. Nel centro storico della cittadina torinese, infatti, trovano spazio molti produttori, provenienti da ogni zona d’Italia (con un occhio di riguardo alle zone colpite dagli eventi sismici del 2016). La fiera del Peperone di Carmagnola, dunque, è un evento “global”: i produttori della Provincia di Torino e del Piemonte godono di ampi spazi, ma non mancano anche dei graditi ospiti da altre zone d’Italia, come nella tradizione delle antiche feste contadine, in cui i produttori locali potevano approfittare di questa occasione di festa per scambiare prodotti con i “forestieri”.
Anche il pubblico sembra gradire l’idea di fiera proposta dagli organizzatori e dal Comune di Carmagnola, che è riuscito a trasformare un evento prettamente locale in una vera e propria fiera nazionale, che valorizza un prodotto di grande qualità come il Peperone di Carmagnola e le sue quattro varietà, che hanno trovato “casa” nelle campagne di Carmagnola nella seconda metà dell’Ottocento, nella speranza che, anche nel futuro, questo prodotto continui a rendere celebri i produttori di Carmagnola anche al di fuori del loro territorio. Luigi M. D’Auria