seguici anche su

Mensile Indipendente fondato e diretto da Donato D'Auria. Registrato presso il tribunale di Torino il 30 dicembre 2014 al n° 38

Un buon Crotone batte una Pro Vercelli ancora "Work in progress"

30 settembre 2015

Un buon Crotone batte una Pro Vercelli ancora “Work in progress”

Vercelli – Alla quinta giornata di un campionato di Serie B come al solito incerto, il Crotone si sblocca in trasferta, battendo una Pro Vercelli sicuramente volitiva ma poco lucida e, in alcune situazioni, anche a corto di idee. La squadra di JUric sta semplicemente confermando la sua storia recente, mettendo in campo squadre giovani e zeppe di talenti che provengono dalle “grandi” del nostro calcio, capaci di assicurare bel gioco e una salvezza tranquilla. La Pro Vercelli di Scazzola si conferma una squadra dotata di buone individualità ma ancora povera di continuità e, soprattutto, di qualche pedina di qualità in più in ogni reparto. La squadra di Scazzola ha, infatti, iniziato il campionato in maniera molto brillante, ma non ha dato seguito agli incoraggianti risultati delle prime tre giornate, perdendo in maniera molto netta a Brescia, soprattutto per quanto riguarda il gioco espresso, e non ha saputo reagire con la giusta quantità di fosforo al gol preso in chiusura di primo tempo nella partita di sabato. Nella prima mezz’ora la Pro é stata decisamente superiore, ma non ha saputo spingere in rete palloni che erano veri e propri inviti a nozze per gli attaccanti, in primis Sprocati, buttato coraggiosamente nella mischia ma incapace di incidere. Il Crotone, dal canto suo, é stato lucido quanto basta per non subire gol, e molto furbo a sfruttare le poche occasioni avute. Nel secondo tempo la reazione della Pro é arrivata, come già detto, solo dal punto di vista mentale: la squadra di Scazzola ha mai impensierito Cordaz come nel primo tempo, complice anche le prestazioni negative del regista Castiglia, giustamente sostituito, e di Gatto, incapace di fare molto più del nulla messo in campo da Sprocati. A fine partita, in casa Pro, prevale giustamente la cautela: non ha senso mettere pressione a mister e giocatori, che sono hanno comunque già fatto vedere di essere capacissimi di ottenere la salvezza senza passare dalla roulette russa dei play-out. Per quanto riguarda il Crotone, niente trionfalismi e solo la consapevolezza che tutti, a cominciare dallo stesso Juric, devono sfruttare questa occasione per fare esperienza e in seguito provare a far carriera in una grande o, per la gioia dei tifosi, provando a portare in alto lo stesso Crotone. La Pro, per ora, può solo godersi la nuova tribuna dello Stadio Piola, aspettando di uscire da questa mini crisi che, di certo, non allarma, ma di sicuro preoccupa un po’. Luigi M. D’Auria