Tutto pronto per gli Europei under 23 di atletica a Tallinn
Tallinn (Estonia) – Finalmente è finito il tempo dell’attesa. Gli Europei under 23 di atletica leggera partiranno, infatti, giovedì 9 luglio e si svolgeranno nella capitale della più settentrionale delle repubbliche. Tallinn, città di quattrocentomila abitanti situata nel golfo di Finlandia, ha ospitato nel 1980 le gare di vela dei Giochi Olimpici di Mosca, nel 2011 gli Europei juniores di atletica leggera e solo l’anno scorso la fase “gold” degli Europei a Squadre Assoluti di prove multiple, dove un’Italia un po’ sottotono riuscì ad ottenere la permanenza nella massima serie continentale per un pelo. Insomma, Tallinn e il suo stadio Kadriorg (che prende il nome dalla vicina reggia, un tempo residenza estiva degli Zar di Russia) sono diventati negli ultimi anni punti di riferimento fissi per la grande atletica europea, specialmente per quanto riguarda le categorie giovanili. Tra le nazionali che partono con più voglia di medaglie c’è sicuramente quella italiana, capeggiata dal direttore tecnico Massimo Magnani (solo omonimo del mio compagno di viaggio e collaboratore di questa testata Luigi), visto che dopo gli altisonanti progetti di “Rinascimento dell’atletica italiana” la nostra nazionale ha bisogno come il pane di un Leonardo Da Vinci che trasformi questo progetto (tra l’altro già semi naufragato, visto che del faraonico progetto di centri tecnici di diverso livello nuovi di zecca si sono perse le traccia) in realtà. In caso di secondo trionfo consecutivo in questa categoria, potrebbe essere Alessia Trost ad assumere questo ruolo, anche se non sarà facile per la nostra vincere una gara che si annuncia piena di insidie e di avversarie, prima fra tutte l’altra italiana Desirée Rossit. Nel settore maschile, invece, fari puntati sul quattrocentista torinese Davide Re e sull’ostacolista Lorenzo Perini, oltre che su Samuele Dini, che è pronto a dar spettacolo nei 5000 metri, africani naturalizzati permettendo. Nel mezzofondo veloce, occhio nei 1500 all’aviere Abdikadar, fresco di personale a 3’38”. La pattuglia dei nostri 65 è, in ogni caso, piena di atleti interessanti (tra cui il gioiellino Giacomo Tortu, che correrà i 200), pronti a dar battaglia. Sarebbe bello che, anche in Estonia, suonasse ogni tanto quell’Inno di Maneli che, molto spesso, negli ultimi anni, non è stato apprezzato dal pubblico straniero, dato che per i nostri atleti la medaglia d’oro in una competizione di atletica leggera è stata un’utopia troppo difficile da raggiungere. Luigi M. D’Auria.