Torino – Domenica 1 marzo il podismo torinese é rimasto fermo. A causa dell’emergenza coronavirus, la 21 km del Po é stata rimandata a data da destinarsi (gli organizzatori starebbero pensando di recuperare la gara il 17 maggio o, in alternativa, di farla svolgere in formato serale nella prossima tarda primvarera, evitando sovrapposizioni con altri eventi in calendario). Si chiude così una stagione 2019-20 certamente difficile per Team Marathon, costretta da condizioni meteorologiche problematiche ad annullare anche la Turin Marathon dello scorso novembre.
Non mancano, in ogni caso, anche le notizie positive per il sodalizio torinese, che sta ponendo le basi per il futuro, contando su una dirigenza abbastanza giovane ma già collaudata ed esperta, che dalla StraTorino del prossimo maggio inizierà una fase di rilancio. Tra i progetti futuri, anche la volontà di partecipare al rilancio del Parco Michelotti, ottenendo lo spazio per la nuova sede in una parte dell’ex zoo di Torino.
Tra le società podistiche torinesi, anche il Running Center Club Torino ha deciso di non fermare le proprie attività, organizzando un allenamento con pranzo presso Fuori dallo Zoo allo stesso Parco Michelotti. Ritrovo alle 10 per i podisti in azzurro che, partendo in piccoli gruppi, hanno svolto una sessione d’allenamento utile sia a placare la loro fame di corsa che a mantenere lo stato di forma in vista degli impegni agonistici della tarda primavera. Non sono mancate, ovviamente, convivialità e amicizia, con il lato agonistico che ha lasciato spazio ad un “salotto” del podismo torinese che ha raccolto 20 podisti circa nell’arco della mattinata, sotto la regia del Coach Donato.
Dopo l’allenamento, pranzo per i presenti con Pasta party e un calice di vino nella splendida cornice di Fuori dallo Zoo, con il cuoco Alessandro che ha deliziato i presenti con pasta AgriGio di alta qualità. Presenti anche Luca Vergnano e Alessandra Viano di Team Marathon. Per i podisti e il Coach Donato, dunque, il modo migliore per chiudere in maniera migliore una bella giornata di sport, che ha aiutato i podisti a restare in condizioni, a conoscere una realtà d’eccellenza del cibo torinese e anche ad esorcizzare un po’ la paura. Luigi M. D’Auria