Torino – Un’elezione Europea che, sicuramente, resterà nella storia, ma i cui effetti sono ancora tutti da verificare e restano imprevedibili. Le Elezioni Europee che avrebbero potuto determinare un nuovo equilibrio all’interno del Parlamento di Bruxelles lasciano come eredità un parlamento europeo ancora più diviso, in cui il Ppe resta il primo gruppo ma dovrà cercare alleanze nuove, non potendo formare una maggioranza né insieme al gruppo Socialista né con quello dei Consevatori. In alcuni Paesi, come Italia e Francia, il fronte “sovranista” ha ottenuto importanti successi, ma in altri (si pensi alla Spagna e al Portogallo, ma anche alla stessa Francia) sono cresciuti i consensi dei Socialisti e dei Verdi, vera e propria sorpresa delle elezioni, pronti a formare un gruppo parlamentare numeroso e in grado di essere ago della bilancia di una coalizione con Popolari, Liberali o Socialisti.
Positivo, infine, anche il risultato di Volt Europa, nato con l’obiettivo di dare vita al primo partito interamente paneuropeo a Bruxelles, riuscito ad eleggere il suo primo parlamentare europeo, Damian Boeselager di Volt Germania, eletto grazie alle quasi 250000 preferenze raccolte da Volt in Germania. Un risultato molto importante per la crescita di Volt, nonché un punto di partenza per un movimento politico che fra cinque anni dovrà essere presente in corsa in tutti i Paesi dell’Ue (quest’anno candidati con il simbolo di Volt erano presenti in 8 Paesi, mentre il fondatore Andrea Venzon ha corso come indipendente nel Regno Unito).
Di questo e di molto altro si parlerà giovedì 30 maggio nell’incontro “L’Unione Europea Secondo Noi” organizzato da Volt Torino, nel quale, oltre a celebrare il primo successo elettorale di Volt e l’impegno a livello locale degli iscritti italiani (impegnati in diverse liste civiche e nel comune di Novi Ligure con il simbolo di Volt), si analizzerà il risultato del voto europeo grazie alla presenza di Vittorio Quartetti della Gioventù Federalista Europea di Torino. Un momento importante, che getterà le basi per la crescita futura di Volt e per iniziare a organizzare un congresso regionale che si svolgerà nei prossimi mesi, oltre all’Assemblea Nazionale che si svolgerà il secondo fine settimana di luglio, a un anno esatto da quella fondativa di Bologna.
Diventato una realtà politica a livello europeo, dunque, Volt, dovrà cercare di compiere un ulteriore “salto di qualità”per affermarsi anche nei Paesi in cui il suo radicamento é ancora scarso, cercando di integrare il programma europeo con quelli nazionali, verificando la possibilità di alleanze programmatiche a livello locale o nazionale e favorendo un radicamento sul territorio che consenta alla struttura di Volt di agire sui tre livelli auspicati alla fondazione di Volt: europeo, nazionale e locale. Luigi M. D’Auria