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Mensile Indipendente fondato e diretto da Donato D'Auria. Registrato presso il tribunale di Torino il 30 dicembre 2014 al n° 38

Un'Odissea moderna nell'Arca di Noè di Dario Calcagno

22 dicembre 2021

Torino – Spesso si dice che non è mai troppo tardi per scrivere il proprio primo romanzo. Tra gli esempi celebri, solo in ambito italiano, c’è quello di Tomasi di Lampedusa, che iniziò a scrivere il suo “Gattopardo”, pubblicato poi postumo, in età matura. Anche per questo, non stupisce l’esordio letterario di Dario Calcagno, che ha pubblicato quest’anno il suo “L’Arca di Noè. Storia di un’Odissea moderna”, romanzo che parla tanto di amore per la natura e che è stato ispirato, come dice lo stesso autore, dal suo “buen retiro” di Piossasco, località che ha scelto per vivere lontano dalla città.

Il romanzo di questo classe ’61, appassionato di grafica e fotografia e a lungo podista nei ritrovi abituali del mondo podistico torinese, racconta la storia di un “ragazzo della porta accanto” che, alla ricerca di una personale “realizzazione” nel mondo, si trova catapultato in un’avventura folle e per certi versi più grande di lui, intraprendendo anche un viaggio avventuroso fino alla Savana Africana, in una sorta di “viaggio a ritroso” rispetto alle rotte migratorie verso il nostro continente.

Il grande protagonista della narrazione, tuttavia, è l’amore per la natura e gli animali. Proprio questo amore, per certi versi simile a quello francescano del “Cantico delle Creature” spinge i protagonisti a fare scelte forti e a tratti folli, ma diviene anche il mezzo attraverso il quale possono diventare “eroi” positivi e spingersi oltre i propri limiti. L’autore, inoltre, ha inserito anche una componente di “romanzo di formazione”, con il rapporto fra i due protagonisti, Marco e Beppe.

L’esordio letterario di Dario Calcagno, dunque, può dirsi positivo. La narrazione, a metà fra il romanzo di formazione e il racconto di viaggio e le alchimie fra i protagonisti, sospesi fra Indiana Jones e L’Armata Brancaleone, rendono la narrazione godibile. Lo stile di scrittura può essere reso più scorrevole, ma il testo non risulta pesante. Oltre che un romanzo scritto con passione, dunque, l’Arca di Noè può essere un buon punto di partenza per altri romanzi di un autore che, a nostro avviso, non ha esaurito le storie da raccontare. Luigi M. D’Auria