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Mensile Indipendente fondato e diretto da Donato D'Auria. Registrato presso il tribunale di Torino il 30 dicembre 2014 al n° 38

La Vastese limita i danni in amichevole con il Campobasso

13 agosto 2015

La Vastese limita i danni in amichevole con il Campobasso

Vasto – Un test probante per entrambe le squadra. Questo é stato, in sostanza, il match Vastese-Campobasso, disputatosi nel tardo pomeriggio di giovedì 13 agosto allo stadio Aragona di Vasto. Come da pronostico, la vittoria é andata ai “lupi” molisani, ma d’altronde le squadre si affacciavano al test con obbiettivi molto differenti. Il Campobasso da squadra di serie D con forti ambizioni di Lega Pro. A a testimoniarono anche il coretto “Noi non siamo dei dilettanti” cantato dagli ultras-azionisti della squadra. Dopo una promozione dall’Eccellenza alla D due anni fa, il nuovo Campobasso sembrava una squadra pronta per una cavalcata vincente in direzione terza serie nazionale, ma purtroppo la scorsa stagione i “Lupi” non sono andati oltre posizioni di classifica medio-alte, che hanno lasciato con l’amaro in bocca sia i tifosi che detengono le azioni tramite l’azionariato popolare, sia gli sponsor che gestiscono la minoranza del 49%. Ben diverse le ambizioni della Vastese. Intanto bisogna ricordare che gli Aragonesi sono una squadra di Eccellenze costituita principalmente da giovani del territorio bisognosi di esperienza più che di blasone, inoltre, come ricordato dal segretario Nardecchia (storico dirigente del calcio di livello del Sud, con una puntata nel Foggia dello Zeman-bis), la Vastese ha rischiato di sparire dalla geografia calcistica italiana ed é stata salvata i extremis proprio dal tandem Di Domenico-Nardecchia. Tutto dimenticato, tuttavia, al calcio d’inizio, visto che il Campobasso schierava i titolari e non era affatto intenzionato a lasciar spazio ai padroni di casa. Così é stato, visto che già al settimo minuto la squadra molisana si portava in vantaggio con un gol di Aquino. Per il resto del tempo, da segnalare solo una Vastese vogliosa di fare ma povera di idee di gioco concrete e un Campibasso ancora “Work in progress”, nonostante qualche giocata di fino di Goncalves, che tuttavia ricorda per forma fisica più l’attuale Cassano della Sampdoria che il bomber capace di portare tra i professionisti la Virtus Vecomp Verona. 

Nel secondo tempo partita inquinata dai cambi ma più frizzante, soprattutto perché le riserve e i giovani del Campobasso erano costretti a fronteggiare un quarto d’ora di pressione intensa di una Vastese finalmente concrete ma al tempo stesso volitiva, e dunque decisamente pericolosa. Dopo alcuni errori, peró, il bomber Bucchi ha ammazzato la partita con un gol da attaccante d’area che ha tagliato le gambe ad una Vastese ancora vacanziera per quanto riguarda la forma fisica. Per quanto riguarda il Campobasso, contento mister Cappellacci, mentre il direttore Minadeo ricorda la mancanza di un Under di qualità a centrocampo e di un portiere, che contribuirebbero ad alimentare i sogni di gloria del Campobasso. Luigi M. D’Auria.