Torino – Dopo una storia recente molto travagliata, con la cancellazione delle edizioni 2019 (a causa dell’allerta meteo) e 2020, la Maratona di Torino ha finalmente visto disputarsi la sua edizione numero 33. Percorso totalmente rinnovato rispetto all’ultimo decennio, con partenza e arrivo entrambi nel Valentino e “base logistica” degli organizzatori a Villa Glicini, dove era presente anche il deposito borse dei maratoneti. Tanto spazio al passaggio degli atleti nella zona di Stupinigi e a Candiolo, con la partenza della mezza maratona fissato all’Istituto Ircc.
É stata una Maratona corsa in tono “minore” dal punto di vista agonistico (i tempi dei vincitori sono stati i meno veloci della storia della manifestazione) e organizzativo, ma ricchissima di passione e voglia di fare. I Torinesi hanno risposto “presente” con una bella cornice di pubblico presente all’arrivo ma non mancherebbero le possibilità di fare ancora meglio nei prossimi anni, sia dal punto di vista numerico che della partecipazione di pubblico. Anche l’abbinamento con la Mezza Maratona ha aumentato il numero di podisti che si sono cimentati con questo autunno podistico di ripresa delle attività.
Nella gara maschile, dopo un testa a testa che si é protratto fino agli ultimi chilometri, Andrea Soffientini é riuscito a scrollarsi di dosso la pressione di Marco Mazzon e ha vinto la Maratona con il tempo di 2h 31’11”. Per il secondo classificato, che si allena abitualmente nel Valentino, il tempo é di 2h 33’25”. Terzo posto allo sprint per Luca Filipas con 2h 33’37”. Nella gara femminile, invece, vittoria quasi mai in discussione per Claudia Marietta in 2h 54’34”, che ha preceduto Maura Beretta, 3h 04’ per lei, e Lucia Ricchi, che ha chiuso in 3h 04’ 42”.
Come nella migliore delle tradizioni della maratona, un grosso applauso va a tutti i maratoneti, come al solito veri eroi podistici di giornata. Dopo due anni di stop, ci auguriamo che questa ripartenza possa servire da lezione per la città e il territorio: Torino ha la sua Maratona, un evento sportivo che deve essere importante per la città, facendosi ambasciatrice della “torinesità” (neologismo molto in voga negli ultimi mesi) anche in ambito podistico. Anche se si parla di nuovi innesti all’interno dello staff organizzatore, l’esperienza e la competenza del gruppo dirigente attuale, con Luca Vergnano, Alessandra Viano e Simone Oneglio, non deve essere dispersa. Donato D’Auria