Il Consiglio Regionale del Piemonte ricorda Giorgio La Pira
Torino – Giovedì 5 novembre 2015 si é svolto, presso la sede del Consiglio Regionale del Piemonte, un interessante convegno dedicato alla vita e al pensiero politico di Giorgio La Pira, oggi ricordato come uno dei politici “migliori” (parola non esagerata, visto il suo impegno sociale) della storia della nostra Repubblica. I fiorentini lo ricordano come il “sindaco” buono, mentre l’Italia e il mondo ne loda ancora oggi le grandi qualità diplomatiche e i tentativi di mediazione nello scenario politico internazionale.
Nato in Provincia di Ragusa (precisamente a Pozzallo), La Pira si trasferì prima a Messina e poi a Firenze, città a cui ha dedicato una grande parte del suo impegno politico. Fu sindaco in due periodi distinti, per un totale di dodici anni. Il suo primo mandato é stato interamente dedicato alla riedificazione di una città ancora distrutta dalla Guerra. Ricostruì ponti e strade, riaprì musei e teatri e si impegnò a fondo per dare una casa a tutti. Con le sue grandi doti di diplomatico, anticipò di oltre vent’anni, collaborando con tutte le forze politiche e con nessuna, visto che espresse sempre posizioni indipendenti rispetto a quelle del suo partito, la Democrazia Cristiana, di cui era stato un fondatore Nel secondo mandato, invece, provò a rilanciare l’immagine di Firenze nel mondo, valorizzando la cultura e le arti. Da segnalare anche il suo impegno in politica estera: come Presidente della “Federazione delle città Unite” riuscì persino ad incontrare Ho Chi Min, provando a negoziare la fine di quella carneficina. Anche per questo é in corso la sua causa di beatificazione.
Riassunta, in pochissime righe, la storia di questo grande politico, é facile capire come sia giusto, e forse anche doveroso, dedicare cicli di studi e incontri a quest’uomo, che ha sempre lottato per i più deboli. In questi ultimi anni lo “Stato Sociale” é stato messo in discussione da moltissimi politici ed economisti. Chi scrive non è un economista o un politologo, ma si sente di dire che se quella forma di governo ha permesso a grandi personaggi come La Pira di realizzare il proprio progetto politico, significa che forse non era del tutto sbagliato.
Di questo e di altro si é parlato in questo splendido convegno, durato un intero pomeriggio. I temi trattati sono stati tanti e tutti interessanti, visto che si é passati da “Lo Stato per la persona” (tema molto attuale presentato dalla dottoressa Adriana Vindigni) fino al “Disgelo con La Pira e Giovanni XXIII”, ottimamente condotto dal francescano Marco Malagola. Davvero uno splendido pomeriggio che, raccontando alcuni aspetti della vita di un grande uomo, ha spiegato, forse meglio di cento lezioni, cosa sia davvero la “Buona Politica”. Luigi M. D’Auria