Mappano (To) – Sabato 20 e domenica 21 gennaio si é svolta la Festa di San Potito Martire a Mappano. Si é trattato di un evento ormai importante sul territorio, che vuole cementare l’unione fra il Comune di Mappano e quello di Ascoli Satriano. Il primo è un comune di settemila abitanti della seconda cintura del capoluogo torinese, mentre il secondo é adagiato sui Monti Dauni, in Provincia di Foggia. Questi due luoghi distanti geograficamente sono stati uniti dalle vicende italiane del secondo Novecento, che hanno portato tanti ascolani a trasferirsi proprio a Mappano, dove la comunità ascolana è ancora oggi numerosissima, con il 30% dei mappanesi che ha origini proprio di Ascoli Satriano.
San Potito é patrono di Ascoli Satriano e, attraverso questa celebrazione, con una due giorni ricca di eventi culturali e spirituali, permette di rinsaldare il filo della memoria, dell’amicizia e dell’incontro fra le comunità di Mappano e di Ascoli Satriano. L’organizzazione della festa di San Potito é stata curata, come di consueto, dall’Associazione Amici di Ascoli Satriano di Piemonte e Valle D’Aosta, con la collaborazione del Comune di Mappano, presente anche col Sindaco Francesco Grassi, che ha affermato la volontà di certificare anche a livello ufficiale il gemellaggio fra i due comuni.
Oltre alla dimensione spirituale dell’evento, che ha visto la presenza del parroco di Mappano, Don Antonio Garbiglia e del delegato del Vescovo di Cerignola-Ascoli Satriano, sono stati numerosi gli ospiti di rilievo, che sono intervenuti per i momenti dedicati alla storia e cultura di San Potito. Erano presenti il Sindaco di Ascoli Satriano, Vincenzo Sarcone, il questore di Torino, di origine ascolana, Vincenzo Ciarambino e lo scrittore Ezio Capello, ex alpinista di livello e oggi brillante autore di romanzi storici, che ha deciso di ambientare proprio ad Ascoli Satriano il suo ultimo romanzo, un racconto storico che incrocia le battaglie fra Pirro e i Romani e i “tombaroli” del Novecento.
La festa di San Potito a Mappano si conferma, dunque, un evento importante, in grado di cementare i rapporti fra comunità diverse ma legate, come testimoniato anche dalla bella commedia “Emigrante… ma non troppo” di Lino Mastracchio, interpretata brillantemente da Luisa Martino. Un legame, quello fra Mappano, che non può che crescere, moltiplicando le sinergie fra le eccellenze e le persone dei rispettivi territori, magari proprio a partire dalle prossime edizioni della Festa di San Potito. Donato D’Auria