Macro ed EuroRegioni animano il mondo politico piemontese
Torino – Dopo qualche mese di silenzio, Mercedes Bresso é magicamente riapparsa. E lo ha fatto in grande stile, presentando presso il prestigioso Circolo dei Lettori di Torino il progetto “Eusalp”. Si tratta di una strategia comunitaria, che mira a creare delle aree vaste dove creare dei sistemi di sviluppo comune.
Al convegno, andato in scena venerdì 18 dicembre 2015, erano parenti numerosi esponenti del PD regionale, tra cui l’assessore alla montagna Valmaggia, il sindaco di Ormea Giorgio Ferraris e il Presidente della Commissione Montagna della Regione Piemonte, Raffaele Gallo. Nonostante la presenza di molti esponenti delle istituzioni regionali, il convegno si é ridotto ad una “incoronazione” di Mercedes Bresso a:” Relatrice per il Parlamento Europeo della Strategia Eusalp”.
Non possiamo negare che il progetto sia ambizioso e, in alcuni punti, anche ben congegnato. Non possiamo, però, fare a meno di segnalare alcuni punti deboli dell’intero progetto. In primo luogo, ci sembra difficile unire in poco tempo realtà che vanno dalle Valli Cuneesi alla Slovenia, divise da distanze non di poco conto e, soprattutto, gestite da apparati burocratici diversi.
Inoltre, non ci sono pervenute notizie inerenti i vecchi progetti di “EuroRegioni”, di cui la stessa Bresso era relatrice per quanto riguardava il progetto della EuroRegione delle Alpi Occidentali, che (almeno sulla carta) doveva comprendere Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia e le regioni francesi alpine. Visto che sono anni che si parla di questo progetto, immaginiamo anche che molte persone ci abbiano lavorato con passione e competenza. Non siamo sicuri che l’abbiano presa benissimo.
Mentre la parola “EuroRegione” viene continuamente ridefinita, un’altra torna di moda. Si tratta di un cavallo di battaglia della vecchia Lega, la Macroregione. Sembra tutto pronto per un incontro a tre (che dovrebbe andare in scena a Novara) tra Chiamparino, Maroni e Toti che, dopo aver notato di avere il borsellino quasi vuoto, stanno pensando di aiutarsi. Si parla di strategie per il turismo, trasporti (in particolare di Terzo Valico dei Giovi) e unioni di comuni. Non c’è, tuttavia, nulla di concreto, ma solo qualche dépliant che segnala progetti che dovrebbero essere in rampa di lancio.
Insomma, nonostante tanti buoni propositi, in materia di EuroRegioni e MacroRegioni i passi avanti sono stati veramente pochissimi. Ormai stanno diventando delle opere incompiute, come il Ponte sullo Stretto e la nuova Salerno-Reggio Calabria. Purtroppo si andrà avanti all’infinito, se l’Unione Europea continuerà ad essere considerata come un erogatore di soldi per progetti che non si faranno mai. Luigi M. D’Auria