Torino – Un anno dopo l’incontro fondativo di Bologna, che portò alla nascita di Volt Italia, si é svolta a Torino, da sabato 13 luglio a domenica 14 luglio, la prima assemblea plenaria di Volt Italia, presso il centro di Coworking Toolbox del capoluogo sabaudo. Un momento importante per definire le strategie nazionali di un movimento che, a livello europeo, ha eletto il primo parlamentare, precisamente Damian Boeslanger in Germania (dopo una consultazione, ha scelto di iscriversi al gruppo all’europarlamento dei Verdi). Si é trattato di un momento storico, che ha portato Volt ad iniziare un percorso di crescita nelle istituzioni che, tuttavia, deve essere armonizzato con il lavoro a livello nazionale e locale.
La Plenaria di Volt, che ha visto momenti di confronto tra gli iscritti presenti a Torino, oltre che una marcia conclusiva per le vie del centro di Torino, che si é svolta domenica 14 luglio. L’obiettivo era quello di raccogliere le firme per una causa decisamente ambiziosa: inserire la sostenibilità ambientale e un patto fra le generazioni all’interno della costituzione, in particolare aggiornando gli articoli numero 2 e 9 dei principi fondamentali della carta, non nell’ottica di cambiarne il messaggio e il contenuto ma di renderla pronta recepire alcune delle nuove sfide a cui sono chiamati l’Italia e l’Europa. La campagna vera e propria, in ogni caso, inizierà da settembre, con la volontà di raccogliere le firme nelle principali città del nostro Paese.
Per quanto riguarda il processo di approvazione dello Statuto, si é assistito al termine di una fase importante dei lavori, con la possibilità di iniziare in autunno la fase di approvazione di un documento che rappresenterà il primo vero e propio statuto realizzato interamente dal basso dagli iscritti e non semplicemente dal gruppo dirigente del partito. Da segnalare, inoltre, anche il lavoro in vista della Plenaria europea che si svolgerà il prossimo ottobre, con un ballottaggio fra le città di Salonicco e Sofia.
Questa prima Plenaria ha rappresentato, dunque, un momento importante all’interno di Volt, ma anche un punto di partenza da cui partire per far crescere il movimento anche nel mondo delle istituzioni, non per ottenere delle facili “poltrone”, ma per rendere effettivo il cambiamento politico che Volt ha intenzione di portare avanti in Europa e in Italia. Coinvolgere le persone non per facile consenso, ma per renderli partecipi di un nuovo modo di intendere la politica. A livello locale, l’impegno di gruppi come quello di Torino, che ha organizzato la plenaria, deve iniziare a portare i propri benefici anche sul territorio, a partire anche dall’assemblea che si svolgerà in autunno in una città del Sud, dove Volt deve ancora crescere. Donato D’Auria