Comincia il Giro d’Italia numero 100 ed é subito spettacolo
Tortolì – É cominciato, finalmente, la centesima edizione della Corsa Rosa, cominciata in Sardegna come nel 2007. É difficile, tuttavia, analizzare una corsa ancora non entrata nel vivo senza dimenticare quello che é accaduto nelle ultime settimane. Un incidente in Spagna, infatti, ha costretto Fabio Aru, che aveva focalizzato la sua stagione proprio su questo evento. Poi un altro stupido incidente ha privato il mondo del ciclismo di una delle sue anime più generose e buone: Michele Scarponi. Infine, Stefano Pirazzi e Nicola Ruffoni non hanno potuto prendere parte alla gara a causa di una “non negatività” ad un controllo antidoping, anticamera di una squalifica vera e propria, visto che é difficile che le contro analisi li salvino.
Per quanto riguarda la corsa, la prima tappa (Alghero-Olbia) si é aperta subito con una sorpresa: l’austriaco Lukas Postlberger ha conquistato la maglia rosa con un’azione da finisseur nata per caso a 3 km dall’arrivo, quando una caduta ha costretto qualche corridore a mettere i piedi a terra (tra cui l’olandese Steven Kruijswick) e a perdere una quindicina di secondi, ma i favoriti sono tutti riusciti ad evitare danni.
A differenza di quanto previsto dagli organizzatori, le prime due tappe in Sardegna non hanno riservato grandi insidie, soprattutto a causa del forte vento che ha bloccato la corsa. Proprio il vento, tuttavia, ha creato una grande caduta di gruppo a pochi chilometri dalla fine della terza frazione (la Tortolì-Cagliari), caduta che ha estromesso dalla corsa Rohan Dennis, parso molto in forma nelle gare di primavera. Tutti gli altri big sono risusciti a stare lontano dai guai, ma non a riprendere sette fuggitivi (tra cui il capitano della Etix, Bob Jungels) e il vincitore Fernando Gaviria, che ha strappato la maglia rosa ad Andrè Greipel, che l’aveva conquistata al termine della Olbia-Tortolì
I favoriti, pertanto, sono riusciti a rimanere tranquilli e non sono cambiate le gerarchie che si erano delineate in fase di presentazione. I principali favoriti sono tre: il colombiano Nairo Quintana (che quest’anno ha dominato in salite già dalle corse di preparazione e arrivato ad Alghero con un’autentica corazzata ), Vincenzo Nibali, finalmente pimpante al Giro di Croazia, e Thibault Pinot, alla ricerca di nuovi successi dopo due anni avari di soddisfazioni. Difficile da interpretare la situazione nel Team Sky, dove ci sono ben tre uomini potenzialmente da alta classifica: Mikel Landa, Geraint Thomas e Diego Rosa. Sarà interessante capire se si pesteranno i piedi o se, individuato dopo qualche tappa il migliore dei tre, procederanno di comune accordo.
Non mancano anche diversi outsider, che potrebbero far saltare il banco. Adam Yates e Steven Kruijswick, in particolare, potrebbero dare filo da torcere a tutti i migliori, anche con azioni da lontano. Da non sottovalutare anche Tejay Van Garderen, Bauke Mollema, Rui Costa e Bob Jungels, tutti ottimi corridori, ma non privi di qualche difetto (per qualcuno le lunghe salite, per altri le cronometro) che potrebbe pesare nel corso delle ventuno tappe. Per tutti, peró, il primo test importante sarà la tappa di martedì, la Cefalù-Etna, che di sicuro non designerà il vincitore della corsa, ma farà capire quali sono i veri pretendenti alle posizioni che contano. Donato D’Auria