Torino – Dopo una serie nera di sconfitte, l’Auxilium Torino si rialza e, almeno temporaneamente, allontana i fantasmi di una stagione iniziata in sordina nonostante grandi aspettative e l’ingaggio del leggendario coach Larry Brown. Nel sabato sera del PalaVela, Torino ha sconfitto con il punteggio di 86-84 l’altra grande delusa di questo inizio di campionato, la Dolomiti Energia Trento, che fatica a riconfermarsi dopo la finale scudetto dello scorso anno.
Nel primo quarto Torino ha provato a scappare subito nel punteggio, mettendo grande energia in campo e provando a imbrigliare Trento con una pallacanestro “all’antica”, molto manovrata e solida in difesa. L’energia dell’esperto centro Marco Cusin consente a Torino di dominare i rimbalzi, chiudendo il primo parziale con ben otto punti di vantaggio, sul 23-15.
Nel secondo parziale, invece, Trento riesce a prendere le misure a Torino, trascinata dalla precisione al tiro di Marble e dallo strapotere fisico di Dustin Hogue, che chiuderà il match con 19 punti. Torino, invece, é vittima delle amnesie che hanno caratterizzato questa prima parte di stagione e si affida quasi solo alle giocate individuali dei suoi uomini migliori, soprattutto Carlos Delfino che, partita dopo partita, sta ritrovando una buona condizione fisica. Alla sirena di metà partita, dunque, le due squadre sono quasi appaiate sul 43-42 in favore dell’Auxilium.
Il terzo periodo é il momento migliore di Trento, che trova nelle mani di Betinho Gomes punti preziosi, in una serata in cui Trento é stata orfana, di fatto, di Diego Flaccadori. Torino, invece, può gioire per la crescita di McAdoo e le buone giocate di Hobson, ma ancora una volta il gioco “vecchio stile” impostato da coach Brown é stato messo in crisi dalle squadre in grado di giocare su ritmi alti, concedendo grandi spazi ai giocatori abili nel tiro da 3 punti. Trento, quindi, ha chiuso il parziale con 4 punti di vantaggio su Torino, sul 69-65.
Nell’ultimo quarto, Torino ha messo in campo il miglior basket delka sua stagione. La difesa, infatti, é stata brava a concedere pochi sbocchi a Trento (che ha conckuso il parziale con appena 15 punti a referto), mentre in attacco é stato fondamentale il contributo di Carlos Delfino e di Jamil Wilson. Proprio l’argentino, autore anche di due liberi decisivi per l’86-84 finale, è stato il motore della rimonta torinese, dimostrando quanto il suo contributo possa essere decisivo per la buona riuscita del basket di Brown e per la crescita di un collettivo che ha bisogno di un altro leader oltre a Capitan Poeta.
Torino ha ottenuto, dunque, la terza vittoria in nove partite di campionato, allontanandosi dalla “zona calda” della classifica, dove invece resta Trento, che ora si trova in piena lotta per non retrocedere. La vittoria é importante anche per allentare la pressione su coach Brown, messo in discussione a causa della sua pallacanestro ritenuta “antica” e inadeguata. La strada per Torino è molto lunga, ma questa vittoria testimonia che la squadra sta provando a percorrerla insieme. Donato D’Auria