Vecchi rancori tornano a galla a Nichelino
Nichelino (To) – Dopo una seduta fiume del Consiglio Comunale il Sindaco di Nichelino Angelino Riggio ha deciso di non dimettersi. Nonostante una maggioranza sempre più traballante, il Sindaci ha deciso di provare a portare avanti il programma presentato circa due anni fa quando, dopo esser stato epurato (a seguito di primarie contestatissime) dalla eminenza grigia del PD locale Salvatore Buglio, decise di candidarsi con una propria lista civica, capace al primo turno di superare la fortissima compagine del MoVimento 5 Stelle e al ballottaggio, dopo un’alleanza inattesa con il potente politico locale Franco Fattori, addirittura il fortissimo PD, che solo cinque anni prima aveva vinto addirittura con il 72% dei consensi. Questa, tuttavia, é storia già ampiamente raccontata da questa testata che, invece, si propone di parlare di attualità che, in questo caso, é tutt’altro che lusinghiera. Proprio Fattori é il protagonista (negativo) di questa vicenda. Come era abbastanza scontato, egli ha sfruttato al massimo l’alleanza con Riggio per conquistare un potere ancora maggiore rispetto a quando era il potentissimo vice sindaco e assessore all’urbanistica del Comune. Oggi mantiene entrambi i ruoli, ma, soprattutto, i suoi quattro consiglieri tengono in piedi la maggioranza di governi che, se non fosse per lui e per l’altro alleato di Governo (e altro dinosauro della politica nichelinese), Filippo D’Aveni, diventerebbe addirittura una minoranza di fatto. Quindi, in quest’ultimo anno, la giunta Riggio non é riuscita a cambiare davvero le cose a Nichelino. É vero che il nuovo sindaco ha promosso un generale rilancio di Stupinigi, ma é anche vero che, proprio a causa di questa traballante maggioranza, non é riuscito a trovare soluzioni urbanistiche alternative alla costruzione di nuovi supermercati che, certamente, portano lavoro, ma tolgono spazio ad altre attività più utili a tutta la comunità. Ultimo oggetto del contendere é stata la riqualificazione della piscina comunale, che ha mandato su tutte le ferie un Riggio che si é sentito tradito da Fattori, da D’Aveni e dai suoi consiglieri, colpevoli di non aver fatto quadrato, di essersi immischiati in polemiche che hanno poco a che fare con la politica e (forse) di essersi riavvicinati a quel PD che farebbe di tutto per riprendersi questa città di cinquantamila abitanti. Infatti, non è detto che questa ipotesi sia del tutto infondata, visto che molti consiglieri di Riggio (primo fra tutti Gianpiero Tolardo) non abbiamo mai tagliato del tutto i ponti con quel partito rinnegato solo a parole. Le dimissioni erano ormai pronte, ma Riggio ha rinunciato, forse fermato dai suoi o, forse, incapace di servire su un piatto d’argento la vittoria ai suoi avversari. Dunque, si va avanti nel solito far west politico, tra tradimenti e voglia di rivalsa che, speriamo, possano lasciar spazio ad una politica del fare in grado, nonostante le ristrettezze economiche (il comune ha perso 1,5 milioni di finanziamento nell’ultimo anno), di trasformare Nichelino in una città migliore. Luigi M. D’Auria