Barletta (Bat) – Italiani ancora a secco nel Torneo Atp Challenger “Città della Disfida-Selezione Pasta Casillo” di Barletta, giunto alla sua diciannovesima edizione. Per la terza volta nella storia del torneo, infatti, il vincitore é stato un argentino. Se dieci anni fa la vittoria di Carlos Berlocq, tuttavia, non era stata una sorpresa, quest’anno il pubblico di Barletta ha assistito ad un’autentica sorpresa. Marco Trungelliti, infatti, prima di entrare nel tabellone principale, é stato obbligato ad affrontare ben tre turni di qualificazione. Al termine di una dieci giorni da favola, dunque, il tennista argentino é riuscito a vincere il torneo, togliendosi anche la soddisfazione di sconfiggere in finale un ex top 50 come Simone Bolelli.
La finale del torneo é stata una partita strana, che ha vissuto di tanti alti e bassi da una parte e dall’altra. Nel primo set Bolelli é riuscito a mettere in campo il suo tennis elegante, fatto di accelerazioni da fondo e di sopraffine chiusure al volo, in grado di mettere in crisi il tennis “terraiolo” di Trungelliti. Nel secondo set, combattuto fino alla fine, il tennista di Santiago del Estero é riuscito a buttare il cuore oltre l’ostacolo, lottando su ogni palla e provando a mettere in crisi il tennis di Bolelli che, proprio al momento di chiudere il match, ha accusato un piccolo calo, decisivo per le sorti dell’incontro, terminato con il punteggio di 2-6/7-6/6-4 in favore dell’argentino, che ha potuto festeggiare il rientro tra i primi duecento giocatori del mondo grazie a questa vittoria.
Non é stato, in ogni caso, un torneo negativo per i tennisti italiani, anche se l’appuntamento con la prima vittoria azzurra a Barletta è ancora rimandato. Oltre alla finale di Bolelli, infatti, bisogna segnalare la semifinale raggiunta da Gianmarco Moroni, sconfitto proprio dall’esperto tennista bolognese. Il giocatore romano, classe 1998, si era perso dopo un ottimo passato nel circuito juniores. L’inverno passato presso un’accademia spagnola, tuttavia, sembra aver trasformato il radicalmente il suo gioco: da due mesi abbondanti, infatti, Moroni é diventato più lucido e concreto nei momenti decisivi dei match e alle sue naturali doti tecniche (soprattutto sul dritto) ha abbinato un atteggiamento da lottatore che potrebbe portarlo molto lontano in futuro. Lascia Barletta con molti rimpianti, invece, Alessandro Giannessi, costretto al ritiro ai quarti di finale proprio contro Trungelliti.
Anche quest’anno gli organizzatori del torneo si sono tolti grandi soddisfazioni. Il livello tecnico della manifestazione é stato mediamente alto, e il pubblico ha risposto presente, visto che sono stati circa duemila gli spettatori della finale. Dal prossimo anno, tuttavia, il team di organizzatori guidato da Enzo Ormas potrà regalare agli appassionati di tennis pugliesi un livello tecnico ancora più alto: l’Atp ha deciso di puntare di nuovo sui tornei Challenger e la collocazione di Barletta nel calendario potrebbero garantire la presenza di grandi tennisti sui campi del Tennis Club Hugo Simmen. Donato D’Auria