Sono i giovani i protagonisti del Challenger di Napoli
Napoli – Solo il calore dei napoletani poteva risvegliare i giovani talenti del tennis italiano, piombati nel 2014 in uno stato di crisi che era diventato, agli occhi degli appassionati di tennis italiano, quasi insanabile. Gianluigi Quinzi e Matteo Donati hanno finalmente fatto vedere perché sono considerati dagli addetti ai lavori i migliori prospetti del nostro movimento. L’impresa più bella dei nostri, tutte maturate sul Grand Stand (il campo del Tennis Club Napoli di fronte alla club house sul quale sono state montate delle tribune) è stata quella dell’alessandrino Donati, che ha sconfitto la testa di serie numero uno del torneo Andrey Golubev, che non è riuscito con i suoi colpi potenti a domare un Donati sempre pronto ad incassare con lucidità le bordate del kazako trapiantato a Bra e a contrattaccare con colpi non potentissimi ma precisi. I punti conquistati qui a Napoli saranno, in ogni caso, preziosissimi per il nostro talentino, che si porterà a ridosso dei primi trecento. Buone notizie arrivano, finalmente, anche per quanto riguarda Gianluigi Quinzi, che martedì, di fronte ad un Grandstand in modalità Coppa Davis per lui, ha sconfitto il forte sloveno Blaz Rola, prossimo alla top 100 ATP. Quinzi ha messo in mostra un gioco da terraiolo puro, ma deve ancora migliorare molto se vuole diventare un potenziale protagonista del circuito ATP. Al tennista di Porto San Giorgio manca soprattutto la capacità di ottimizzare le energie per colpire ogni colpo al Massimo, senza quei cali di rendimento che, fino ad ora, ne hanno contraddistinto la carriera da professionista.
Le buone notizie non sono, tuttavia, finite per il nostro tennis. A Napoli sono, infatti, tornati ai loro giorni migliori il siciliano Marco Cecchinato, che domani giocherà il secondo turno contro l’estone Jurgen Zopp e Flavio Cipolla, che partito dalle qualificazioni non è intenzionato a concludere la sua inaspettata risurrezione di fronte a Quinzi. Molto bene anche Andrea Arnaboldi: il tennista canturino si è fatto strada battendo a sorpresa il veterano olandese De Bakker e mettendo fine al discreto rientro di un Filippo Volandri apparso tonico ma non ancora in grado di esprimere il suo miglior tennis. Bene anche Thomas Fabbiano, che dopo aver beneficiato del ritiro di Ungur coltiva la flebile speranza di entrare nei primi duecento già dopo il torneo partenopeo.
Insomma, questa prima edizione della Capri Watch Cup sta regalando grandi emozioni al numeroso pubblico che ha affollato gli spalti del Tennis Club Napoli e ripagando gli organizzatori di tutti gli sforzi fatti per portare in pianta stabile il grande tennis nel capoluogo campano. Prima di concludere l’articolo, è giusto dare spazio anche ai tennisti stranieri, in particolare spagnoli, che stanno nobilitando il torneo. Primo fra tutti il veterano Ramirez Hidalgo, che ha infranto i sogni di gloria di uno spento Filip Krajinovic, che aveva rischiato già al primo turno contro il redivivo Potito Starace. Tra gli altri, impossibile non citare lo spagnolo Carballes, alla ricerca di un buon risultato per difendere cambiali pesanti, e il georgiano Basilashvili, sempre pericoloso in questi tornei. Insomma, nei turni finali ne vedremo davvero delle belle. Luigi M. D’Auria