Torino – La Mezza di Torino ha festeggiato quattro anni con una nuova consapevolezza. La manifestazione organizzata da Base Running, infatti, é diventata, in pochi anni, la Mezza Maratona con più partecipanti del capoluogo piemontese, nonché uno degli eventi podistici più importanti dell’intero panorama piemontese. Lo spostamento della partenza, dell’arrivo e delle aree logistiche al Parco del Valentino e al Quinto Padiglione di To Exp, nato come un ripiego a causa delle difficoltà tecniche legate all’utilizzo di una piazza aulica come Piazza San Carlo, si é rivelato un’importante risorsa, visto che ha consentito agli organizzatori di usufruire di maggiori spazi senza rinunciare ad un percorso nel centro storico di Torino.
Ottimo, come nelle scorse edizioni, il livello tecnico della manifestazione. Primo posto, al termine di un duello molto serrato, per Andrew Kwemoi Mang’ata, che ha chiuso la sua gara in 1h 03’55”, precedendo di soli sette secondi Joseph Koech Kipruto, battuto solo negli ultimi metri di gara, a sua volta incalzato dal terzo classificato, nonché primo degli italiani, Yassine Rachik, che ha chiuso con l’ottimo tempo di 1h 04’07”. Buono anche il livello della gara femminile, vinta da Mary Wanghari con il tempo di 1’14’47”, tempo con cui l’atleta keniana è riuscita a precedere di venti secondi la veterana Catherine Bertone. Terzo posto per Ivyne Lagat, più staccata, che ha chiuso con il tempo di 1h 16’47”.
Sono stati molto numerosi (1800 circa gli arrivati, contro i 1900 circa della Mezza Maratona) anche i partecipanti alla “Dieci di Torino”, gara che si conferma un ottimo appuntamento sia per i podisti più esperti alla ricerca di un “medio-veloce” o di ulteriori chilometri nelle gambe, sia per i meno esperti, alla ricerca di un evento con molti partecipanti e “popolare” con cui confrontarsi. Nella gara maschile, buon successo per Inaki Verdejo, che ha bissato il successo nel Duathlon di Torino, che ha preceduto Andrea Aragno e il veterano Luca Cerva. Nella gara femminile, successo per Carola Corradi in 38’57”, che ha preceduto Camilla Zaninetti e Jessica Tieni, che ha completato il podio della gara femminile.
Si può parlare, dunque, di un ottimo successo per questo evento, che, nonostante non abbia aumentato il numero degli arrivati, é riuscito a raggiungere un’ottima qualità organizzativa, dimostrata gestendo molto bene una situazione climatica non facile come quella di domenica 18 marzo, segnata da una pioggia che ha messo a dura prova la resistenza dei podisti, chiamati anche a confrontarsi con molti tratti in pavé. Eventi come questo, in ogni caso, sono comunque fondamentali per la vitalità del podismo piemontese, che ha bisogno di grandi eventi in grado di trainare tutto il movimento. Luigi M. D’Auria