Samorin (Slovacchia) – Sono state poche le soddisfazioni per l’atletica azzurra ai Campionati Europei di Corsa Campestre, che si sono svolti a Šamorín, vicino alla città slovacca di Trnava. Nonostante due medaglie, infatti, i nostri atleti non lasciano soddisfatti una manifestazione storicamente favorevole all’atletica nostrana (anche nel recente passato): sono state diverse, infatti, le occasioni sprecate dai nostri atleti, soprattutto nella categoria Under 23 maschile, dove gli Azzurri non sono riusciti a centrare il podio nella classifica a squadre.
Parziale delusione anche per l’atleta azzurro di punta, Yeman Crippa. Nella gara Under 23 maschile, infatti, il poliziotto di Montagne (Trento), ha provato a fare la differenza con un attacco solitario a tre quarti gara, ma é stato rimontato nel finale dai francesi Jimmy Gressier e Hugo Hay, che lo hanno superato nel tortuoso finale del circuito slovacco. Ancora peggio hanno fatto gli altri azzurri (ventisettesimo Chiappinelli, solo quarantesimo Gabriele Riva), che hanno chiuso solo al quinto posto nella classifica a squadre.
Il miglior risultato di giornata é arrivato dalla gara Under 20 femminile, dove l’Italia ha realizzato una grande prova di squadra, piazzando ben due atlete tra le prime dieci (Nadia Battocletti quinta e Francesca Tommasi sesta). Nonostante non sia arrivato il podio individuale (la gara é stata vinta dall’inglese Harriet Knowles-Jones, davanti all’ungherese Toth e alla tedesca Datke), le Azzurre hanno corso una gara coraggiosa, realizzando un ottimo finale di gara.
Decisamente elevato il livello tecnico della manifestazione, che ha visto al via atleti di assoluto livello sia nelle categorie giovanili che in quella senior. Tra gli assoluti protagonisti non si possono non citare il norvegese Jakob Ingebrigtsen, che ha vinto il suo secondo titolo Under 20 consecutivo, e le tedesche Kostanze Klosterhalfen e Alina Reh, che hanno dominato la gara Under 23 femminile e la turca-keniana Yasemin Can, che non ha avuto problemi a vincere la gara senior femminile.
Per quanto riguarda gli altri componenti della spedizione azzurra, invece, non possiamo esprimere un giudizio positivo, ma neanche bocciare senza appello i nostri, visto che molti degli atleti presenti ai nastri di partenza erano alla loro prima esperienza internazionale, anche tra i componenti delle squadre senior. Ci sembra incredibile, invece, che la nostra Nazionale non si sia presentata al via con la miglior formazione possibile. Per tornare ad ottenere risultati di rilievo almeno nelle rassegne continentali é necessario, a nostro avviso, provare a preservare i nostri migliori atleti per gli appuntamenti più importanti del calendario internazionale. Altrimenti, il rinascimento della nostra atletica continuerà ad essere lontano. Donato D’Auria